Esplosione Siad, migliorano i feriti
Probabile un difetto della bombola
Mentre migliorano le condizioni, già fortunatamente non gravi, dei tre operai rimasti feriti nell’esplosione di mercoledì mattina alla Siad di Osio Sopra, proseguono incessanti le indagini dell’Asl e dei vigili del fuoco di Bergamo per ricostruire l’esatta dinamica.
Mentre migliorano le condizioni, già fortunatamente non gravi, dei tre operai rimasti feriti nell’esplosione di mercoledì mattina alla Siad di Osio Sopra, proseguono incessanti le indagini dell’Asl e dei vigili del fuoco di Bergamo per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e chiarire le cause di un’esplosione che avrebbe potuto avere anche conseguenze ben più gravi.
L’ipotesi che prevale – anche se ancora tutta da verificare, visto che gli accertamenti sono ancora agli inizi – è che la bombola da cinquanta litri avesse un difetto o una deformazione all’origine, probabilmente non riscontrabile dagli attenti accertamenti ai quali la Siad sottopone tutti i contenitori prima e dopo lo riempimento con l’ossido d’azoto.
Nella deflagrazione la bombola è comunque andata interamente distrutta, finendo in mille pezzi, molti dei quali hanno travolto i tre operai che si trovavano nel reparto e che hanno riportato ferite tutto sommato non gravi. Lo scoppio ha anche investito un serbatoio contenente azoto. Intanto si è anche appreso che l’esplosione è stata particolarmente forte, tanto da essere stato chiaramente percepito anche in centro a Dalmine, a Osio Sopra e a Osio Sotto.
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