Cronaca
Lunedì 04 Agosto 2014
Esodo al via, ma viaggi a rischio
Lo studio: italiani stanchi e stressati
Sono i giorni del grande esodo vacanziero. Secondo una ricerca, 9 italiani su 10 partono impreparati e inconsapevoli dei rischi che potrebbero derivare per la propria e altrui sicurezza. Disidratazione, colpi di sonno e disturbi alimentari sono in agguato. Dagli esperti il decalogo per l’esodo sicuro.
Nonostante le raccomandazioni siano sempre le stesse, quando si tratta di mettersi in macchina gli italiani lasciano da parte ogni precauzione, tanto che secondo uno studio 9 italiani su 10 partono impreparati, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri.
Alla base di questo atteggiamento c’è il non tener conto delle condizioni psicofisiche (52%), affrontare il viaggio senza il giusto riposo (44%), mangiare eccessivamente prima di mettersi alla guida (35%) o contrario non mangiare affatto pur di partire (33%) e dimenticarsi di portare sufficienti scorte di acqua minerale a bordo (38%) rischiando così quei cali di attenzione e concentrazione tipici della disidratazione (55%).
È quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino-corporate.it/osservatorio-sanpellegrino.aspx) su circa 50 esperti tra medici, nutrizionisti e dietologi per capire quali sono errori e atteggiamenti scorretti che si commettono durante l’esodo estivo e le regole per affrontarlo al meglio.
Per ben un esperto su 3 (32%), le partenze intelligenti sono un concetto assolutamente sconosciuto. Questo perché, come rivela la stragrande maggioranza di loro (87%), gli italiani partono assolutamente «impreparati» e «per nulla informati sui rischi» che un tale viaggio può rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri. Capita così che l’orario di partenza viene stabilito in base al traffico (24%) e non in base alle condizioni psicofisiche ottimali per guidare (52%) e senza il giusto riposo (44%). Insomma l’importante è partire il prima possibile.
Per il 54% degli esperti questa disattenzione può aumentare il rischio di trovarsi coinvolti in incidenti dovuti a scarsa concentrazione e riflessi appannati. E tra i soggetti più a rischio non ci sono solo i guidatori (37%). Anche i passeggeri, bambini piccoli (27%) e anziani (29%) sono particolarmente sensibili allo stress di un viaggio mal preparato. Se a questo si aggiungono le code interminabili e le temperature dentro e fuori la macchina, ecco che stanchezza (22%) ed esaurimento (26%) rappresentano i primi “nemici” delle vacanze. Condizione che porta nei villeggianti un aumento dell’ansia (42%) e dell’aggressività (54%).
«Il viaggio è un progetto: va pianificato ma allo stesso tempo bisogna affrontarlo con la giusta dose di ottimismo e di flessibilità: l’imprevisto non sarà mai del tutto “prevedibile” anche a fronte di tanta ansia messa in campo nei preparativi – spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano –. Non dobbiamo cercare di pianificare l’imprevedibile ma il probabile: portiamoci sempre riserve di acqua, pensiamo al viaggio come l’arte integrante della vacanza, pianifichiamo quindi qualche sosta di piacere per scaricare l’ansia».
Anche l’alimentazione e l’idratazione giocano un ruolo fondamentale nella buona riuscita del viaggio. E se c’è chi non presta attenzione alla quantità di cibo che mangia prima della partenza (35%) – che può portare a sonnolenza (44%) e annebbiamento della vista (32%) – c’è chi al contrario pur di far in fretta mangia di corsa (33%) o si dimentica di portare in macchina sufficienti bottiglie di acqua (38%). Con la conseguenza di andare incontro a disidratazione con tutti i disagi che ne conseguono: come ad esempio cali di attenzione (22%), aumento dei rischi vascolari dovuti all’immobilità (24%) e crampi muscolari dovuti alla perdita di Sali minerali (39%).
«Dal punto di vista nutrizionale è importante un’alimentazione leggera e che apporti liquidi e minerali come frutta e verdura e bere molto durante il pasto e mentre si è in viaggio – spiega il dottore Alessandro Zanasi, idrologo ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino – Bambini e anziani sono i soggetti più a rischio disidratazione, ma non dimentichiamo anche gli amici animali. Per evitare disturbi dell’immobilità è buona norma fermarsi ogni due ore per idratarsi e sgranchire le gambe».
«Tra i “falsi amici” di chi si mette in viaggio c’è anche l’utilizzo senza criterio dell’aria condizionata (53%). A temperature eccessivamente basse disidrata (32%) e può determinare il colpo di calore (24%), specialmente rispetto al clima esterno. Ma occorre tener presente anche il livello di umidità: un’aria troppo secca altera la cute (36%) rendendola meno permeabile. Infine, venendo al capitolo caffè e sostanze stimolanti, la credenza è che migliorano i riflessi ma, in realtà, un uso sconsiderato aumenta solo lo stress e il nervosismo (54%).
IL DECALOGO DELLE PARTENZE INTELLIGENTI
- L’importanza del riposo. Riposarsi per almeno 45 minuti non significa togliere tempo alle ferie ma prepararsi al meglio per godersele.
- No alla guida d’un fiato. L’esodo non è un gran premio di Formula 1. Le soste sono importanti per favorire la circolazione delle gambe e allentare la tensione della guida.
- Non eccedere a tavola Lo stomaco vuoto può provocare ipoglicemia e ipotensione. Le grandi abbuffate annebbiano l’attenzione. Meglio alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di frutta e verdura.
- I liquidi persi vanno reintegrati Una carenza di potassio può causare crampi muscolari. Il che, per chi guida, non è il massimo della sicurezza.
- No all’abuso di sostanze stimolanti. Bere molti caffè potrebbe avere l’effetto opposto a quello desiderato.
- Vesti bene parti meglio. Optare per tessuti naturali come capi di lino e cotone ed evitare quelli sintetici e antitraspiranti
- Attenzione all’aria condizionata. L’escursione termica tra interno ed esterno non deve mai superare i 10 gradi.
- Idratarsi continuamente durante il viaggio. Bere sempre, anche quando non se ne sente il bisogno. Opportuno portare con se diverse bottiglie d’acqua e bere in continuazione e in piccole quantità.
- No all’alcool. Anche un bicchiere di troppo, in estate e con il caldo, può far sentire i suoi effetti al momento di prendere un decisione immediata.
- Scegli l’orario giusto. Non in base al traffico ma in base alle esigenze del corpo che ha bisogno di riposare e prepararsi al viaggio. Importante è la scelta di orari in cui sole e caldo non siano forte.
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