Enduro, il Cai di Lovere tira dritto
Percorso studiato col Moto Club

Il Cai di Lovere tira dritto e, nonostante la presa di posizione di Renata Viviani, presidente del Cai Lombardia, si dice convinto che il dialogo con gli appassionati di enduro debba continuare.

Il muro contro muro è caduto quando la sezione loverese del Cai e le altre associazioni ambientaliste sono state coinvolte dal Moto club Costa Volpino nell’impostazione del percorso per l’ultima tappa del Campionato italiano di enduro Under 23 e senior, svoltasi domenica 5 ottobre tra Costa Volpino e Rogno.

Il Cai, col Wwf Bergamo e al Museo di scienze naturali di Lovere, pur non avendo titolo per autorizzare o negare la manifestazione sportiva, ha anzitutto chiarito quali erano le leggi e i regolamenti da rispettare affinché si evitassero denunce o esposti; in seconda battuta, ha dato consigli e suggerimenti per limitare l’impatto ambientale della gara, chiedendo anche garanzie per le opere di compensazione che ora, a prove terminate, verranno eseguite dagli organizzatori e dai volontari del Moto club.

Forte anche della trattativa avviata a livello nazionale fra Umberto Martini, presidente nazionale Cai, e Paolo Sesti, presidente invece della Federazione motociclistica italiana, il Cai di Lovere non si lascia dunque intimorire dalla dure parole della presidente regionale Viviani, contraria a ogni compromesso.

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