Enduro, esposto in procura
«Ma la gara è in regola»

Autorizzazione sì, autorizzazione no. Il nuovo scontro tra ambientalisti e motociclisti verte proprio su questo. Nodo del contendere, il «Campionato regionale di enduro under 23 - senior 2013» che si è svolto il 14 luglio scorso lungo un tracciato tra Carobbio degli Angeli, Gorlago, Foresto Sparso, Zandobbio, Trescore, Gandosso, Credaro e Villongo.

Secondo Wwf, Legambiente e Cai, che ieri hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Bergamo, i centauri su quelle aree non dovevano passare, non avendo l'ok dei Comuni, della Provincia e della Comunità montana. Secondo l'organizzatore dell'evento, il Moto Club Bergamo, invece, tutto era lecito proprio perché consentito dagli enti territoriali.

Secondo i ricorrenti, «i Comuni di Trescore Balneario, Carobbio degli Angeli, Zandobbio, Foresto Sparso, Gandosso, limitavano le autorizzazioni alle strade comunali» e, nonostante ciò «il Moto Club Bergamo ha comunque dato il via alla gara nonostante la diffida e l'assenza di autorizzazioni per i diversi ambiti del percorso» interessando ambiti di elevata naturalità. «Non siamo contrari a queste gare – commenta Mario Zamboni, presidente del comitato di Bergamo del Wwf – ma devono rispettare le zone a elevata naturalità. In questo caso non avevano le autorizzazioni della Provincia e dei Comuni».

Diversa la posizione di Andrea Gatti, presidente del Moto Club Bergamo: «Noi le autorizzazioni le abbiamo, sia quelle del Comuni sia quella della Comunità montana dei Laghi bergamaschi di Lovere. Se non le avessimo, cambieremmo il percorso della gara. La diffida è di tre enti (Wwf, Legambiente e Cai, Ndr) che non sono organi di polizia e quindi non ci possono fermare».

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