Enac: «Sì alla fusione tra aeroporti
come Orio, Brescia, Verona e Venezia»

Dopo il via libera all’accordo tra Pisa e Firenze, l’ente nazionale aviazione civile indica la strada maestra delle fusioni societarie.

Il presidente dell’Enac Vito Riggio esprime «soddisfazione per il processo che ha portato alla fusione della società di gestione degli aeroporti di Pisa e Firenze». E soprattutto auspica che «si realizzi un analogo disegno anche per gli altri poli aeroportuali individuati nel piano a partire dalla privatizzazione e fusione attorno agli aeroporti strategici come Palermo e Catania, Venezia Treviso e Verona, Bergamo Brescia, Torino Malpensa».

La fusione toscana «realizza la previsione del piano degli aeroporti predisposto da Enac già nel 2010 ed oggi riformulato dal ministro Lupi, ormai in dirittura di arrivo dopo il parere della Conferenza Stato-Regione. Si complimenta con le due società». Lo si legge in una nota dell’Enac, l’ente nazionale aviazione civile.

Il presidente Riggio esprime «vivo apprezzamento nei confronti del presidente della Regione Enrico Rossi al quale si deve l’originaria intuizione di costituire il polo della Toscana, destinato a divenire il terzo polo aeroportuale italiano con una previsione a breve di 11 milioni di passeggeri e con rilevante investimento per circa 500 milioni già avviato con i finanziamenti della delocalizzazione dell’edilizia abitativa di Pisa e che proseguirà con il prossimo piano di sviluppo di entrambi gli aeroporti».

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