Cronaca
Martedì 01 Novembre 2011
È morto Edoardo Terzi
La città saluta «l'ingegnere»
Se n'è andato a 90 anni, il giorno del suo compleanno, domenica 30 ottobre: con la scomparsa del marchese Edoardo Terzi, Bergamo perde una importante figura nella storia della città e d'Italia. È considerato uno dei migliori ingegneri edili della Bergamo del Novecento.
Se n'è andato a 90 anni, il giorno del suo compleanno, domenica 30 ottobre: con la scomparsa del marchese Edoardo Terzi, Bergamo perde una importante figura nella storia della città e d'Italia. Considerato uno dei migliori ingegneri edili della Bergamo del Novecento, Edoardo Terzi aveva lavorato a molte opere pubbliche per Comune e Provincia: basti ricordare che aveva collaborato alla costruzione del viadotto di Boccaleone e al restauro dello stadio, alla ristrutturazione del tetto del liceo Sarpi, dove lui stesso aveva studiato, ai restauri del complesso di Sant'Agostino.
Il marchese Edoardo Terzi non fu solo ingegnere, ma anche un protagonista delle vicende storiche del Paese. Nato nel 1921 a Cornigliano Ligure, figlio del marchese Edoardo Terzi, ingegnere dell'Ansaldo, e della contessa Miriam Avogadro di Vigliano, iniziò gli studi al liceo classico Sarpi per poi passare all'Accademia Navale di Livorno. Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale fu mandato a fare un corso di specializzazione per sommergibilisti a Pola.
Era sull'incrociatore Bolzano nella famosa catastrofe della Marina italiana dell'11 novembre 1940: fu uno dei sopravvissuti all'affondamento. In seguito, fu vicecomandante su vari sommergibili e concluse la guerra come uno dei pochi comandanti di sommergibili sopravvissuti. Al termine del conflitto venne trasferito alle dipendenze della Marina militare americana a Key West, dove restò per un periodo come istruttore dei sommergibili Usa.
Rientrato in Italia, il marchese si laureò nel 1948 in Ingegneria civile all'Università di Napoli. Accanto alla professione, la sua dimensione privata: sposato dal 1950 con la contessa Milena Benaglio (scomparsa prematuramente nel 1976), fu padre amorevole per le sue tre figlie, Maria Isabella, mancata nel 2006, Nicoletta e Francesca. L'addio è per mercoledì, alle 15, in Duomo.
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