Ecco la Bergamo secondo Gori
«Moderna, con il lavoro al centro»

Una Bergamo moderna, ospitale, orientata al a lavoro e allo sviluppo. È la città del futuro disegnata nel programma di Giorgio Gori che mercoledì mattina - nella sede del comitato elettorale in via XX Settembre - ha presentato i punti essenziali.

Una Bergamo moderna, ospitale, orientata al a lavoro e allo sviluppo. È la città del futuro disegnata nel programma di Giorgio Gori che mercoledì mattina - nella sede del comitato elettorale in via XX Settembre, accompagnato dai principali rappresentanti della coalizione di centrosinistra - ha presentato i punti essenziali del programma già disponibile in rete.

Vogliamo - ha spiegato Gori - una Bergamo dove sia bello vivere: vogliamo costruire una Bergamo delle qualità, una città più sicura. «Attenzione alle aree dismesse, diamo un centro a ogni quartiere, garantendo sicurezza; avremo cura dei luoghi della città, per i giovani e a misura di famiglia».

Stella polare del programma è la risposta ai bisogni dei cittadini: per Gori bisogna riprogettare il welfare, coinvolgendo il privato nel sociale. Sul fronte delle opere c’è la ristrutturazione dello stadio, un nuovo palazzetto in un’area dismessa e non nel parco agricolo.

Finita la stagione delle circoscrizioni, «puntiamo sulla rete sociale che è una ricchezza della città». «Prevediamo la figura del delegato di quartiere». Sul fronte del bilancio del Comune dice: «Altro che tesoretto, si sono venduti tutti gli immobili e ora “a2a” per pagare i debiti. La prima cosa da creare sarà un ufficio progettazione europea, per poter accedere ai fondi della Ue. Anche i social bond sono una strada».

Secondo macro punto del programma è lo sviluppo del territorio con il lavoro al centro. «L’aeroporto è alla soglia massima di sviluppo. Nessun quartiere deve essere indicato come zona di rispetto. E poi il Comune deve avere un ruolo più incisivo in Sacbo».

Terzo punto è quello in cui si disegna la città del futuro, dal punto di vista urbanistico, della mobilità e dell’ambiente. «Stop al cemento e riduzione delle volumetrie in sede revisione Pgt. E Porta Sud non è un orizzonte da archiviare». Nel programma c’è anche il parco urbano dello sport e un anello verde attorno alla città. In Città Alta invece si vuole privilegiare il residenziale e le presenza di negozI di vicinato. In centro invece stop alle auto: il cuore della città che va ripensato con un concorso internazionale di idee. «Non possiamo - ha concluso Gori - buttar via altri 5 anni»

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