Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 12 Gennaio 2015
Ecco i contributi alle associazioni
Gori: «Ma il sistema è da rivedere»
306 mila euro a beneficio di 104 associazioni: è questo l’ammontare dei contributi di fine anno 2014 di Palafrizzoni alle associazioni bergamasche.
«Si tratta di una cifra rilevante, anche se più contenuta rispetto al passato a causa dei tagli a cui il bilancio del Comune è stato sottoposto nel corso del 2014» spiegano dal Comune. Le richieste di contributo pervenute all’amministrazione erano superiori al milione di euro e si è dovuto quindi operare una forte selezione: «Dispiace non poter accontentare tutti, - spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – anche se molte associazioni chiedono ulteriori contributi anche laddove il Comune già gliene riconosca uno in fase di organizzazione di un determinato evento». In allegato l’elenco completo dei contributi.
«In aumento le concessioni di spazio gratuite alle associazioni, a dimostrazione di come si cerchi, anche in mancanza di fondi, di agevolare le attività degli enti del territorio (a parziale dimostrazione si vedano le delibere di Giunta 397 e 452, rispettivamente del 20 novembre e del 11 dicembre 2014, e che stabiliscono da sole un mancato introito di più di 60 mila euro)». La maggior quota di contributi è andata ad istituzioni e attività di carattere sociale, mentre i più cospicui in valore assoluto vanno ad associazioni che negli anni scorsi hanno contribuito a far conoscere Bergamo in Italia e nel mondo.
«Abbiamo deciso di privilegiare quelle attività che creano un indotto virtuoso sul territorio e che fanno conoscere il nome di Bergamo nel Paese e all’estero e a quelle che svolgono attività di valore sociale e aggregativo, riconoscendo il contributo che queste associazioni danno alla nostra città», prosegue Gori.
«Per il futuro è comunque nostra intenzione porre mano a questo sistema – conclude Gori – che, così com’è, mostra più di una crepa: molte di queste associazioni hanno bisogno di stipulare delle vere convenzioni con l’istituzione comunale o di slegare le risorse dall’avanzo di fine anno mettendole a bilancio già nel primo semestre dell’anno, in modo che sia il Comune che i vari enti possano disporre di maggiori certezze economiche anche in una prospettiva di medio periodo, soprattutto considerando la valenza sociale e culturale delle attività che propongono». Tra i contributi erogati la Giunta ha trovato spazio per i centri d’ascolto e spazi compiti, a parziale compensazione dell’azzeramento del capitolo di bilancio dedicato alle ex Circoscrizioni deciso dalla precedente Amministrazione.
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