Spesso li acquistano all’ultimo minuto e preferiscono regali piccoli ma sentiti. Sono gli acquisti natalizi dei volti noti bergamaschi, alcuni dei quali proprio regali non ne fanno, preferendo la beneficenza e puntando esclusivamente sul significato religioso di queste festività. Per esempio il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, i regali non ama né acquistarli né riceverli: e per i pochi acquisti si fa consigliare dalla moglie. Per il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, è il pensiero che conta: «A me piace sottolineare le feste di Natale e Capodanno con un segno» scegliendo in libertà. Stupire è la parola d’ordine del bomber Nicola Ventola: «Mi salvo alla fine, e prediligo la famiglia, mia madre e i miei suoceri, mio figlio e mia moglie, che voglio sorprendere». Pochi regali per l’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono: «Punto a mia figlia, mentre agli altri possono bastare anche gli auguri. Sono contrari alle mode e anche a questo consumismo esasperato». L’attore Giorgio Pasotti fa acquisti «Per i genitori, ovviamente la fidanzata e per il mio migliore amico che è bergamasco: ma sono un ritardatario e come sempre mi ridurrò all’ultimo...». Niente regali invece per l’attore Alessio Boni, mentre Trento Longaretti punta alla beneficenza. Cristina Parodi dice che il suo migliore regalo di Natale sarà una settimana di montagna sulle Alpi italiane con la famiglia. Anche Roby Facchinetti sceglierà la montagna ma dopo il tradizionale pranzo in famiglia a Bergamo.(20/12/2006)
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