Bergamo ha perso uno dei suoi personaggi di spicco: è morto il musicologo Marcello Ballini, critico musicale de «L’Eco di Bergamo» dal 1940 fino ai primi anni Novanta. Un uomo d’altri tempi, che univa il garbo al rigore, facendone i propri punti di forza.
Era nato a Bergamo l’11 marzo 1916 da famiglia veneta. Laureatosi in Lettere moderne all’Università Cattolica, nel 1960 era diventato dirigente scolastico. Socio dell’Ateneo di scienze, lettere e arti di Bergamo dal 1954, ne era stato segretario generale dal 1979 al 1998. Fu anche segretario generale del Centro studi donizettiani, presidente del Comitato di Bergamo dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano dal 1974 al 1994, segretario generale del Centro di studi tassiani fino al 1991.
Oltre a migliaia di articoli e saggi ospitati su quotidiani e riviste, aveva scritto una monografia su «Beethoven» e al mondo musicale bergamasco aveva dedicato i volumi «Cento anni di musica nella provincia di Bergamo», «Il Seicento musicale e il compositore bergamasco Giovanni Legrenzi», «Pietro Antonio Locatelli, musicista bergamasco del Settecento». Sua la voce «Bergamo» nell’Enciclopedia musicale Ricordi. Al Circolo musicale bergamasco, di cui fu fondatore, dedicò il volume «Il Circolo musicale bergamasco, 1949-1957. Una guida all’ascolto degli anni Cinquanta».Il nome di Ballini è entrato a far parte di dizionari ed enciclopedie musicali. Numerose le onorificenze che gli sono state tributate: fra le tante, ricordiamo la medaglia d’oro di prima classe del presidente della Repubblica per i benemeriti della cultura, la medaglia d’argento del Comune di Bergamo per trent’anni di insegnamento, la medaglia d’oro dell’Ateneo di scienze, lettere e arti, le medaglie d’argento del Comando «Lupi di Toscana» e dell’Associazione decorati al valore militare del Nastro Azzurro.
Ballini lascia la moglie Fernanda e la figlia Maride. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 10,30 nella chiesa di Santo Spirito. Marcello Ballini sarà sepolto nella tomba di famiglia a Montagnana, in provincia di Padova.(22/12/2003)
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