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Cronaca / Hinterland
Sabato 11 Ottobre 2014
Duecento auto rubate e fatte a pezzi
Un giro d’affari da 2 milioni di euro
A rimetterci erano i poveri pendolari, considerato che la gran parte delle 200 auto rubate e smembrate dalla banda sgominata dalla Stradale di Bergamo erano utilitarie
Rubate nei principali parcheggi d’interscambio della Lombardia e portate in un capannone di Zanica dove venivano letteralmente fatte a pezzi e destinate al mercato dei pezzi di ricambio.Il nome «Operazione demolition» è quindi quanto mai appropriato, e ha portato all’arresto di 4 persone, 2 sono in carcere e 2 ai domiciliari.
![Le auto smembrate nel magazzino di Zanica Le auto smembrate nel magazzino di Zanica](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/10/11/photos/cache/duecento-auto-rubate-e-fatte-a-pezziun-giro-daffari-da-2-milioni-di-euro_11c56ac4-5136-11e4-8be4-6e4f3fb6baec_700_455_v3_large_libera.jpg)
Per loro l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio dei veicoli. Una banda davvero organizzata: c’era chi rubava materialmente le auto, chi le smontava e chi aveva affittato il capannone di Zanica come prestanome.
Ovvero la compagna romena 28 enne del 63 enne di Bonate Sopra già noto alle forze dell’ordine. E già finito in cella un anno prima, per questo aveva intestato tutto alla compagna.
![Motori e parti di veicoli ritrovati a Zanica Motori e parti di veicoli ritrovati a Zanica](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/10/11/photos/cache/duecento-auto-rubate-e-fatte-a-pezziun-giro-daffari-da-2-milioni-di-euro_12f7162c-5136-11e4-8be4-6e4f3fb6baec_700_455_v3_large_libera.jpg)
Un giro d’affari da 2 milioni di euro, ha ricordato il comandante della polizia stradale di Bergamo, Mirella Pontiggia, nell’illustrare i dettagli dell’operazione. Un organizzazione che si muoveva a colpo sicuro in tutta la Lombardia, scegliendo le auto da rubare e portandole poi nel capannone di Zanica dove venivano smontate.
![La polizia stradale in azione a Zanica La polizia stradale in azione a Zanica](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/10/11/photos/cache/duecento-auto-rubate-e-fatte-a-pezziun-giro-daffari-da-2-milioni-di-euro_1428e3d6-5136-11e4-8be4-6e4f3fb6baec_700_455_v3_large_libera.jpg)
Ed è proprio ora che si apre una seconda fase dell’inchiesta, individuare gli acquirenti dei pezzi di ricambio, allargare cioè il fronte di questo autentico mercato nero: perché il capannone non era un’officina autorizzata e nemmeno un punto vendita. Chi arrivava lì lo faceva a colpo sicuro, sapendo bene cosa avrebbe trovato: prova ne è il fatto che entrava solo se conosciuto. Per gli acquirenti si profila il reato di ricettazione.
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