Due ali d'affetto e di moto
per l'addio alla barista biker

I suoi amici biker del Moto Club Bottanuco hanno formato due ali d'affetto e hanno salutato Giovanna Angioletti con il rombo dei loro motori dopo aver atteso il feretro della barista 46enne che ha perso la vita tornando dalla Liguria in sella alla sua Ducati Monster.  

I suoi amici biker del Moto Club Bottanuco hanno formato due ali d'affetto e hanno salutato Giovanna Angioletti con il rombo dei loro motori dopo aver atteso il feretro della barista 46enne che ha perso la vita tornando dalla Liguria in sella alla sua Ducati Monster.  

Più di un migliaio di persone dell'Isola, soprattutto di Bottanuco, dove Giovanna era nata e aveva vissuto per molti anni, di Suisio, dove la mamma di due figli (Silvia e Andrea) gestiva con la sorella la caffetteria in piazza, il bar «Angel's cafè», e di Calusco, suo paese di residenza, hanno dato l'ultimo addio alla motociclista nella chiesa parrocchiale di Calusco, dove sabato 31 agosto si sono celebrati i funerali.

Nella sua omelia il parroco di Suisio, don Walter Colleoni, ha ricordato come una domenica al mare in libertà si sia trasformata in una tragedia (alla quale ha assistito sulla tangenziale ad Opera anche il marito Flaminio, in sella a un'altra motocicletta) sottolineando che «la morte di Giovanna dovrà diventare motivo di amore e di crescita per la sua famiglia e per tutti noi che dovremo andare avanti».

Alla conclusione della messa nella chiesa è risuonata tra gli applausi la canzone di Jovanotti «A te che sei l'unica al mondo».

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