Cronaca
Mercoledì 24 Marzo 2021
Draghi: mezzo milione di vaccini al giorno
Scuole, riapertura graduale dopo Pasqua
L’intervento di Draghi al Senato in vista del Consiglio europeo.
In vista del Consiglio europeo del 25 e 26 marzo, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto alle comunicazioni al Senato questa mattina di mercoledì 24 marzo. A seguire il dibattito in Aula, la replica del premier, le dichiarazioni di voto e il voto finale.
«Ora il nostro obiettivo è vaccinare quante più persone nel più breve tempo possibile, vorrei che quello di oggi fosse un messaggio di fiducia a tutti gli italiani» ha dichiarato il premier. «Siamo già all’opera per compensare il ritardo di questi mesi. L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170 mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno».
«Una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, con maggiore pragmatismo si arriva a una maggiore velocità. Procedere spediti con la somministrazione è importante ma è cruciale vaccinare prima gli anziani e i fragili che più hanno da temere dal virus. L’86% degli ospiti delle Rsa ha ricevuto una dose».
Le differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi «sono difficili da accettare. Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale», ha detto ancora Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. «Si parla molto di autonomia strategica, in riferimento alla sicurezza e al mercato unico, ma la prima autonomia strategica è quella dei vaccini, oggi».
«Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti», ha detto ancora Draghi.
«Mentre la campagna vaccinale procede è bene cominciare a pianificare le riaperture, stiamo guardando i dati sui contagi ma se la situazione lo permette cominceremo a riaprire la scuola, speriamo dopo Pasqua» ha proseguito Draghi. «Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua».
Intanto, proprio ieri, sul fronte interno, Mario Draghi ha convocato il ministro Speranza e gli esponenti del Cts: saranno i dati sul contagio a indirizzare il prossimo decreto legge Covid dal 7 aprile, documento nel quale potrebbero essere contenuti i primissimi segnali di riapertura, a partire dalle scuole.
Solo i dati che emergeranno nei prossimi giorni porteranno, la prossima settimana, a decidere le nuove misure. Nel governo si sta anche ragionando su alcune norme uniformanti che dovrebbero essere condivise a livello nazionale nella campagna di vaccinazione. È quindi improbabile, affermano più fonti, che il nuovo decreto legge si limiti a prorogare quello oggi in vigore.
L’impianto non dovrebbe essere stravolto ma l’intenzione sarebbe quella di avviare quel percorso di graduale apertura indicato ieri dal ministro dell’Economia Daniele Franco. Nessuna indicazione ancora sulle misure, ma tutti gli occhi sono puntati sulla scuola: il pressing è fortissimo per un ritorno in classe di tutti gli studenti fino alla prima media, anche in zona rossa. Ma nel governo già si avverte anche la pressione di chi guarda alle nuove misure restrittive adottate da Angela Merkel e ipotizza che la linea del rigore debba indirizzare le scelte del governo anche per il mese di aprile.
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