Dopo la gaffe del direttore Amadeo
A Seriate tanti infermieri stranieri

«Qui non abbiamo infermiere marocchine né romene», la gaffe del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate venerdì all’inaugurazione del nuovo blocco medico ha fatto il giro d’Italia. Critiche come se piovesse.

«Qui non abbiamo infermiere marocchine né romene», la gaffe del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate venerdì all’inaugurazione del nuovo blocco medico ha fatto il giro d’Italia. Critiche come se piovesse, social network pieni di commenti dall’acido allo stizzito.

Anche perché chi lavora all’Azienda ospedaliera di Seriate (compresi gli ospedali di Alzano, Piario, Trescore, Sarnico, Lovere) sa benissimo che infermieri, operatori sociosanitari (Oss) e ausiliari socio assistenziali (Asa) di origine non italiana ci sono, eccome.

«Certo che ci sono. E il loro apporto è fondamentale: sono preparati, ma anche importantissimi nella mediazione culturale - spiega Beatrice Mazzoleni, presidente di Ipasvi (Federazione nazionale collegi infermieri) Bergamo -. La battuta del direttore generale Amadeo non trova fondamento: in tutta la Bergamasca e in tutta la Lombardia ci sono infermieri stranieri che fanno in modo ottimo il loro lavoro».

«E a Seriate, dopo una verifica che mi ha comunicato Adriana Alborghetti, la responsabile del Sitra (Servizio infermieristico tecnico riabilitativo aziendale) dell’Azienda Bolognini , ci sono almeno una decina di infermieri professionali di origine straniera: polacchi, indiani, cinesi e marocchini, alcune infermiere lavorano al nido e anche in sala operatoria. Va sottolineato che, essendo l’Azienda Bolognini ente pubblico, le assunzioni del personale devono passare da regolari concorsi, e ai concorsi pubblici si può accedere se si è cittadini italiani, anche se di origine straniera, provenienti da Paesi extraeuropei. Senza dimenticare, oltretutto, che l’accesso ai concorsi pubblici è concesso anche a cittadini europei, se in possesso di titoli omologhi a quelli italiani».

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