Dopo Molinelli, lascia anche Riva
Università, Morzenti nuovo rettore

Dopo la decisione di Piera Molinelli di ritirarsi dalla competizione elettorale, nella serata di mercoledì 9 settembre, colpo di scena nella mattinata di giovedì con un altro candidato che consegna le sue dimissioni: si tratta di Paolo Riva.

Già in serata si era preso tempo per valutare l’esito del voto e decidere se proseguire. In mattinata la consegna della lettera di Riva con cui annuncia il ritiro. In questo caso Remo Morzenti Pellegrini, che aveva sfiorato la vittoria nel primo turno, è matematicamente il nuovo rettore dell’Università di Bergamo, anche se venerdì si voterà comunque, un atto formale necessario per le elezioni in Ateneo.

La decisione dell’ingegner Riva pare dettata dai numeri della prima votazione: Remo Morzenti Pellegrini si è aggiudicato il primo round nella corsa alla poltrona di rettore dell’Università di Bergamo, sfiorando la vittoria al primo turno con 180 preferenze delle 188 necessarie per venire eletto. Un exploit che ha quindi spinto Piera Molinelli (per lei solo 54 consensi) a ritirarsi dalla competizione elettorale già in serata, mentre Riva (con 81 voti), si è preso la notte per pensarci: «In mattinata invierò una mail a tutti gli elettori attraverso i canali istituzionali, la decisione di ritirarsi è dettata dall’importanza di dare un segnale di unità all’interno dell’Ateneo, elemento fondamentale per un giusto proseguimento delle attività dell’Università».

Già la giornata elettorale di mercoledì non aveva risparmiato sorprese in via dei Caniana. La votazione per eleggere il successore di Stefano Paleari si era chiusa con una fumata nera, ma ha detto molto di più di quel nulla di fatto al primo turno. Ci voleva la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto per vincere la competizione, e Morzenti ci è andato molto vicino, ottenendo solo otto preferenze in meno di quelle necessarie per essere eletto al primo colpo, doppiando l’ingegner Riva e mettendo una distanza incolmabile tra sè e la prorettrice all’Orientamento, troppo perchè la professoressa potesse continuare a sperare in un recupero. Così Piera Molinelli ha detto stop. «Gli elettori hanno scelto una strada diversa da quella che ho voluto proporre, ne prendo atto e mi faccio da parte», ha detto a botta calda la docente di linguistica.

Sulla mancata affermazione al primo turno del braccio destro di Paleari hanno pesato le schede bianche e nulle (48 in tutto) in particolare le 15 di professori e ricercatori a tempo indeterminato, il corpus numericamente più rilevante tra gli aventi diritto al voto e quello che pesa di più, essendo gli altri voti ponderati.

Gli elettori (575 tra professori, ricercatori, personale dirigente, amministrativo e tecnico e rappresentanti degli studenti) torneranno comunque alle urne venerdì: le elezioni sono richeiste anche con un solo candidato in lizza.

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