Cronaca / Bergamo Città
Sabato 07 Marzo 2015
Donne, soprattutto italiane e sposate
Ecco chi si rivolge al centro antiviolenza
Sono circa 300 le donne che nel 2014 hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza Aiuto Donna di Bergamo. Il numero è in linea con quello degli anni scorsi.
Purtroppo, anche l’identità degli uomini maltrattatori e le dinamiche della violenza non hanno subito cambiamenti. A rivolgersi ad Aiuto Donna sono soprattutto donne italiane, sposate con figli, fra i 28 e i 47 anni.
A maltrattarle sono invece uomini per lo più italiani – mariti o conviventi – occupati con un reddito medio e senza particolare problemi, come tossicodipendenza o alcolismo. Uomini e donne apparentemente normali che, però, nascondono tra le pareti di casa un problema molte volte sottovalutato anche dalle vittime stesse.
«Il centro antiviolenza è – commenta Oliana Maccarini, presidente di Aiuto Donna – un luogo di donne per donne. Ci occupiamo infatti di un problema che troppo spesso viene ancora considerato come un fatto privato e che, invece, è un fenomeno sociale, collettivo, perché la violenza contro una donna è una violazione dei diritti umani, come sancisce la Convenzione di Istanbul».
Da gennaio ad oggi le richieste ad Aiuto Donna sono già 98. Per contattare l’associazione: aiutodonna.it; si può anche telefonare allo 035-212933 o rivolgersi direttamente alla sede di via San Lazzaro 3 a Bergamo.
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