Cronaca / Isola e Valle San Martino
Domenica 22 Giugno 2014
Don Corinno alla Messa di Brembate
«Spero non sia lui perchè è padre»
«Quando pensiamo a un omicida, pensiamo a una persona feroce. Qui siamo in presenza di una persona normalissima, padre di 3 bambini, oso sperare che non sia lui». Lo ha detto don Corninno alla Messa della domenica di Brembate Sopra.
«Quando pensiamo a un omicida, pensiamo a una persona feroce. Qui siamo in presenza di una persona normalissima, padre di 3 bambini, oso sperare che non sia lui».
Don Corinno Scotti, parroco di Brembate Sopra, lo ha detto durante la Messa della domenica, a sei giorni dal fermo del presunto omicida di Yara Gambirasio, parlando del muratore Massimo Giuseppe Bossetti.
Don Corinno ha poi proseguito la sia omelia accennando ancora a Yara: «Lei è innocente: in quel campo arido dove è stata trovata lei è un seme di grano: Yara ora è diventata un frutto».
Un giorno - ha detto ancora don Corinno -, dopo il ritrovamento di Yara, venne da me un padre e mi disse: don Corinno, quanto male è stato fatto a Yara; una madre mi disse: quanto bene ci ha fatto Yara... Poi venne un bambino e mi disse: io non voglio fare male a nessuno». «Cari padri e madri - ha concluso il sacerdote -, voi volete che nessuno faccia loro del male, ma quello che più dovete volere è che loro non facciano male a nessuno». Poi ha ricordato le parole del padre di Yara, Fulvio, che nei giorni scorsi gli aveva detto «Dì di pregare per la loro famiglia - riferito ai Bossetti - perché stanno soffrendo ancor più di noi».
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