Domenica si apre la caccia
Doppiette contro la Regione

La prossima apertura della stagione di caccia, prevista per domenica, è segnata da tensione. Ciò che ha scatenato i cacciatori è l’ultima disposizione sulla Banca dati dei richiami vivi (allodola, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, merlo) voluta dalla Regione.

La prossima apertura della stagione di caccia, prevista per domenica, è segnata da un clima di tensione che preoccupa molto i rappresentanti delle associazioni venatorie: «Quando la pazienza delle persone viene portata all’estremo non si può mai dire che cosa passa accadere. Vogliono costringerci a rinunciare alla caccia».

Ciò che ha scatenato i cacciatori è l’ultima disposizione sulla Banca dati dei richiami vivi (allodola, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, merlo) voluta da Regione Lombardia e resa operativa dal 15 settembre.

«Il sistema informativo veterinario integrato (Sivi) è complicato, ma soprattutto è materialmente impossibile riuscire ad aggiornare i dati in questi pochi giorni con l’inevitabile blocco del sistema operativo – dichiara Gian Carlo Bosio di Enalcaccia che ha indetto la conferenza stampa concordata con le altre associazioni venatorie (Acl, Anuu, Cpa, Federcaccia, Italcaccia, Liberacaccia e i Comitati di Gestione di Atc e Ca). Le problematiche riscontrate sono molte, «ma ciò che è più grave – sottolinea Lorenzo Bertacchi di Federcaccia – è che alle nostre richieste di chiarimento e di rinvio sul termine della procedure, nessuno risponde».

I cacciatori sono contrari da sempre a questo tipo di Banca dati, perché costruita sul modello di quella degli uccelli acquatici. «Ma in quel caso si parla di 2000 animali, per i richiami vivi siamo sui 200 mila in tutta la Regione, 120 mila solo nella nostra provincia. Sarebbe stato sufficiente la formula del censimento», dice Alessandro Balestra.

La richiesta dei cacciatori è di differire al 31 gennaio prossimo il termine per l’aggiornamento. E c’è chi sta pensando a una manifestazione al Pirellone «con i fucili in spalla».

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