Gli specialisti del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza hanno scoperto e arrestato un ragazzo di 26 anni napoletano che "rubava" le identità di altre persone falsificando i documenti per aprire conti correnti e attivare carte di credito con cui fare acquisti.
Il ragazzo usava centinaia di documenti fotocopiati e una scorta di esemplari originali in bianco, un buon programma di fotoritocco ma anche forbici e colla per piazzare la sua foto su carte d`identità e patenti altrui, lunghe liste di persone e addirittura elenchi estratti dagli albi professionali: poi ha aperto conti correnti e attivato carte di credito anche a nome di dieci avvocati tra Napoli, Firenze e Milano.
Le posizioni bancarie sono state create in capo a soggetti ignari e a qualche prestanome compiacente, utilizzando percorsi alternativi a seconda del "buco" di volta in volta disponibile.
Una prima possibilità era offerta dalla disponibilità ad accettare copie fotostatiche in luogo delle carte originali al momento dell'apertura di un rapporto creditizio.
Il ragazzo si è anche sostituito virtualmente agli operatori che avevano accesso al sistema informatico della società bergamasca concessionaria del servizio di emissione di carte di credito: è entrato nel forum su Internet in cui le persone si trovavano a discutere di problematiche professionali, ha acquisito i loro nickname, ha capito che tali nomignoli coincidevano con l'account del soggetto legittimato e ha scoperto che la password era facilissima da indovinare perché spesso costituita da banali sequenze di caratteri e numeri.
Dopo ha accreditato somme sui conti accesi: il denaro è stato rapinato utilizzando numeri di carte di credito straniere acquisiti illecitamente oppure svuotando conti correnti online.
Una volta rimpinzati i conti e maturata capacità di spesa con le carte di credito, al giovane non restava altro che tramutare le cifre in denaro contante o in compere di ogni genere.
Gli specialisti del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, dopo una analisi dei dati relativi ai prelievi effettuati e l'impiego di un modello previsionale basato sull'incrocio di località e orari, lo hanno arrestato proprio allo sportello bancomat previsto e individuato.
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