Documenti falsi in valigia, preso a Orio
«Da tempo aiutava i clandestini»

Non solo era in possesso di una patente spagnola con i suoi dati e del tutto falsa. Ma nel bagaglio aveva altri tre passaporti, tutti della Repubblica Ceca e con nomi e fotografie di persone sconosciute.

Anche questi erano falsi. Sul passaporto il suo nome di battesimo era Adel, sulla carta d’identità greca Antel. Un dettaglio che sarebbe potuto sfuggire a un occhio poco attento.

Ma non al personale dell’Unità analisi del falso documentale della polizia di frontiera di Orio al Serio. Che, scavando più in profondità di fronte a quell’immigrato appena sbarcato da un volo arrivato dalla Grecia, ha probabilmente smantellato perlomeno una cellula di un presunto traffico di documenti falsi e, di conseguenza, di immigrati clandestini.

La punta di un iceberg, probabilmente, nel settore della contraffazione e dell’immigrazione clandestina. Ma tanto è bastato ai poliziotti diretti da Maria Grazia Santini per arrestare l’immigrato contestandogli la legge antiterrorismo varata quest’anno.

Si pensa che da tempo aiutasse i clandestini a entrare in vari paesi europei, fornendo loro documenti contraffatti: lo dimostrerebbe il fatto che l’immigrato aveva girato, negli ultimi mesi, mezza Europa.

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