Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 23 Giugno 2014
Salvi i due alpinisti tedeschi
Arrivati al Brunone nella notte
Sono arrivati in autonomia al Rifugio Brunone nella tarda serata di lunedì 23 giugno i due alpinisti tedeschi che risultavano dispersi. Erano partiti domenica dal Rifugio Longo, a 2000 metri di quota, diretti al Rifugio Brunone, a 2.300 metri di quota, in Val Seriana. Arrivati a destinazione dopo la mezzanotte.
Sono arrivati in autonomia al Rifugio Brunone nella tarda serata di lunedì 23 giugno i due alpinisti tedeschi, di Amburgo, che risultavano dispersi. Erano partiti domenica dal Rifugio Longo, a 2000 metri di quota, diretti al Rifugio Brunone, a 2.300 metri di quota, in Val Seriana. Arrivati a destinazione dopo la mezzanotte.
Nei pressi del Bivacco Frattini, a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli, soprattutto per la presenza di nebbia, hanno deciso di fermarsi e quindi hanno avvertito il gestore del rifugio che sarebbero ripartiti lunedì mattina: con loro i viveri e tutto il necessario per trascorrere fuori la notte.
Il rientro però, annunciato per lunedì, non è avvenuto e i gestori dei rifugi hanno segnalato la cosa al 118, che ha chiesto l’intervento del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Intono alle 17.30 sono quindi partite le squadre di tecnici della Stazione di Valbondione, portate in quota per mezzo dell’elicottero alzatosi in volo da Sondrio, che hanno percorso fino a sera i sentieri che collegano i due rifugi e i dintorni. Altre squadre sono partite dal fondovalle per risalire i sentieri dal basso.
Difficilissime le ricerche, viste le pessime condizioni meteo e le nebbie in quota che hanno compromesso la visibilità. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio e i due alpinisti tedeschi, dopo la mezzanotte hanno raggiunto il brunone. Stanchi, le loro condizioni di salute sono però buone.
«Una buona pratica, per chi va in montagna - fanno sapere dal Soccorso Alpino -, è quella di dare sempre indicazioni, a casa o presso i punti di riferimento, come i rifugi alpini, sul percorso che si ha intenzione di intraprendere e aggiornare sull’avanzamento dell’escursione, soprattutto quando ci sono impedimenti o variazioni. In questo modo si agevola il lavoro dei soccorritori, quando necessario, e si contribuisce a risparmiare tempo prezioso in caso di infortuni o di situazioni che non permettono di rientrare entri i tempi stabiliti. La pianificazione dell’itinerario e la consultazione dei bollettini meteorologici, sono sempre raccomandate».
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