Disoccupati triplicati in 5 anni
I sindacati: ora serve una scossa

In provincia di Bergamo ci sono 37 mila lavoratori disoccupati. Cresce solo il tasso di occupazione femminile, ma esclusivamente grazie ai lavori precari. Il 10% dei giovani è senza un impiego. Da questi spunti prende il via la riflessione dei sindacati in vista della manifestazione del 1° Maggio a Bergamo.

In provincia di Bergamo ci sono 37 mila lavoratori disoccupati. Cresce solo il tasso di occupazione femminile, ma esclusivamente grazie ai lavori precari. Il 15% dei giovani è senza un impiego. Da questi spunti prende il via la riflessione dei sindacati in vista della manifestazione del 1° Maggio a Bergamo.

Il corteo partirà da piazzale Marconi - stazione ferroviaria alle 10 (con appuntamento per il concentramento dalle 9,30): i lavoratori e i sindacalisti sfileranno per le vie del centro città fino a piazza Vittorio Veneto, dove alle 11,30 è previsto l’intervento conclusivo con Antonio Foccillo, della segreteria Uil di Bergamo, che parlerà a nome di Cgil, Cisl e Uil.

Se si confronta col tasso di disoccupazione in Italia, che è al 13%, la situazione della Bergamasca potrebbe dare l’idea di un’«oasi felice». Anche perché a livello del Paese intero un giovane su due non ha lavoro.

Tutt’altro, spiegano i sindacati: perché in provincia di Bergamo ora sono 37 mila le persone in cerca di lavoro, mentre nel 2008 erano 14 mila. Gli occupati nella Bergamasca sono 463 mila: ma il tasso di disoccupazione è al 7,4%, mentre nel 2008 era al 2,5%. In terra orobica il 15,4% dei disoccupati ha tra i 18 e i 29 anni, e nel 2008 erano il 5%. Nel 2103 è stato di 13.300 il saldo negativo tra assunzioni e licenziamenti.

Serve un segnale di cambiamento, hanno detto i sindacati nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione di giovedì mattina. Serve una scossa, ha aggiunto il segretario Cgil Luigi Bresciani: bisogna far ripartire le opere e le opportunità che vengono offerte dall’Europa vanno sfruttate, come le disponibilità di fondi e finanziamenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA