Discoteche, il test anti-droga ora scende in pista

Al via «Mony tour», progetto dell’Asl per verificare cosa e quanto consumano realmente i giovani C’è chi non sa cosa prende o mente sulle dosi assunte. Sabato primo appuntamento allo «Studio Zeta»

«Mony tour»: letto così potrebbe sembrare il nome della tournée di una cantante di grido. In realtà, invece, è quello di un nuovo progetto dell’Asl per «monitorare» su scala provinciale quali e quante droghe si consumano realmente nelle discoteche e nei locali del divertimento notturno in genere.

Il primo appuntamento ufficiale è in programma sabato sera, alla discoteca «Studio Zeta» di Caravaggio, dove alcuni operatori del Sert (il Servizio per le tossicodipendenze) di Martinengo saranno presenti con un «info point» del tutto anomalo rispetto agli standard abituali. Non solo uno spazio informativo da cui distribuire materiale per sensibilizzare il «popolo della notte» ai rischi legati all’assunzione di droghe e alcol, ma un piccolo «laboratorio» dove sarà possibile - volontariamente e in maniera del tutto anonima - rilevare il tipo e la quantità di sostanza stupefacente assunta.

«Il consumo di sostanze stupefacenti e di alcol nelle discoteche - spiega il direttore generale dell’Asl, Silvio Rocchi - è in costante aumento in tutta Italia, ma in particolare nelle regioni del Centro-Nord, e non è certo un caso che l’Istituto superiore di Sanità e le Regioni interessate abbiano già avviato molti progetti sperimentali specifici. In questa scia si inserisce anche quello del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl di Bergamo, in collaborazione con la Cooperativa Alchimia e con Ascom Silb (il sindacato dei locali da ballo) di Bergamo. Il progetto è di durata annuale e fa seguito a una sperimentazione già realizzata a livello nazionale dall’Istituto superiore di Sanità in collaborazione con alcuni locali notturni sparsi sul territorio nazionale».

Da un lato, l’iniziativa ripropone le attività di sensibilizzazione e informazione svolte in spazi specifici e con modelli di comunicazione efficaci per il contesto dei locali notturni, dall’altro prevede l’avvio - in via sperimentale - di una nuova attività mirata a testare la possibilità di utilizzare strumenti di monitoraggio dei consumi nell’operatività degli «info point» attivi nei «luoghi della notte» della provincia.

(14/12/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA