Disastro ferroviario in Puglia: sei indagati
Ancora da accertare causa dello scontro

Saranno interrogati lunedì prossimo i due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, tra i sei indagati per il disastro ferroviario che ha provocato la morte di 23 persone in Puglia.

Gli interrogatori si terranno nella Procura di Trani a partire dalle ore 9. Sul fronte investigativo non è stato finora accertato cosa abbia indotto i due capistazione a far partire i due convogli coinvolti nell’incidente. L’errore non coinvolge solo i capistazione - viene riferito da fonti inquirenti - ma anche i due capitreno e i due macchinisti dei treni che si sono scontrati.

Sono sempre 21 i feriti ricoverati negli ospedali pugliesi dopo l’incidente ferroviario avvenuto martedì scorso, 12 luglio, tra Corato e Andria e che ha provocato 23 vittime, tra cui i due bergamaschi Salvatore Di Costanzo di Campagnola e Michele Corsini di Cologno al Serio. E per uno degli otto pazienti più gravi è stata sciolta la prognosi e guarirà in 30 giorni. I dati sono stati raccolti dal Dipartimento per le Politiche della salute della Regione Puglia.

Otto feriti sono ricoverati ad Andria, quattro a Barletta, uno a Bisceglie, uno a Molfetta, due a Terlizzi, quattro al Policlinico di Bari e uno al San Paolo, sempre nel capoluogo pugliese. Risultano stazionarie, in alcuni casi anche migliorate, le condizioni degli otto pazienti più gravi. Attualmente quindi i pazienti con prognosi riservata scendono a 7. Nel fine settimana previste dimissioni di alcuni dei pazienti non gravi

Sabato 16 luglio, in segno di lutto per le vittime del drammatico incidente ferroviario in Puglia, bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale. Lo annuncia una nota della presidenza del Consiglio. Alle 11, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - in rappresentanza del Governo - parteciperà ad Andria ai funerali di diciassette delle vittime.

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