Disabili, un sportello per chiedere aiuto

Cosa comporta la nascita di un figlio disabile? Quali strutture offrono il loro aiuto ai genitori, quali leggi tutelano il neonato? E cosa accade quando diventa maggiorenne? Sono solo alcuni degli interrogativi che si pongono i genitori di un figlio disabile. Il problema, spesso, non consiste nella carenza di strutture, ma nella mancanza di informazione. Dove rivolgersi? A chi chiedere? Nasce in quest’ottica il «Punto in/oltre», promosso dall’associazione «Inoltre Onlus» in collaborazione con altre associazioni partecipanti al progetto, volontari e molti genitori. «Si tratta di uno sportello che mette in rete tutti gli sportelli esistenti su questo tema», spiega Loredana Cappelletto, presidente dell’associazione Inoltre. «I volontari - prosegue - saranno formati da Caritas e Università degli Studi di Bergamo e avranno il compito di accompagnare i genitori verso gli sportelli giusti, a seconda delle specifiche esigenze. Gli stessi volontari raccoglieranno gli interrogativi e le notizie che i genitori porteranno, in modo da arricchire giorno dopo giorno il servizio. Abbiamo organizzato quattro incontri di formazione per i genitori e le associazioni di genitori che opereranno agli sportelli».Gli incontri permetteranno di aprire e rendere operativo il primo «Punto In/oltre» all’inizio della primavera, in via Borgo Palazzo 130, nella sede dell’organizzazione. Il «Punto In/oltre» fornirà consulenza a 360 gradi su trasporto e mobilità, ausili e protesi, pensione, indennità di accompagnamento, leggi di settore, consulenza legale, fiscale, barriere architettoniche, inserimenti lavorativi e riabilitativi, residenziali, tempo libero, vacanze e molto altro ancora.

(06/02/2005)

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