Direttrice ustionata, il folle aggressore
era fuori da un’altra filiale il giorno prima
Il giorno prima del folle tentativo di rapina, in cui ha dato fuoco alla direttrice della filiale di Ciserano, Fabio Pelis è stato visto aggirarsi nei pressi di un’altra sede della Cassa rurale, la filiale «Giovani e famiglie» di Treviglio, all’angolo tra viale Cesare Battisti e via San Martino.
Una barista, avendo visto sui giornali le foto del trentunenne gessista disoccupato di Cavernago finito in manette sabato, si è ricordata di avergli servito un caffè al bancone del suo locale di Treviglio, nei pressi della filiale, e lo ha riferito ai carabinieri che si stanno occupando delle indagini. Una coincidenza? Forse sì.
Ma gli inquirenti non possono escludere che, invece, si trattasse di un sopralluogo. Del resto il dettaglio è inquietante: il giorno prima della pazzia compiuta a Ciserano, Pelis bazzicava proprio vicino a un’altra sede dello stesso istituto bancario, poi preso di mira. Forse aveva già in mente di attuare il suo piano e stava scegliendo dove colpire: un’ipotesi avvalorata anche dal fatto che, stando ai primi accertamenti, la decisione finale di prendersela con la direttrice della filiale di Ciserano sarebbe stata del tutto casuale: non la conosceva e non era stato correntista (né in quella, né in altre filiali della Cassa rurale di Treviglio).
Per il gesto compiuto venerdì pomeriggio il pubblico ministero Gianluigi Dettori contesta a Pelis, incensurato, l’accusa di tentato omicidio e tentata rapina. Munito di una bottiglietta contenente benzina, ha atteso che Cinzia Premoli, 54 anni, di Treviglio, uscisse dalla filiale. Poi le è piombato in macchina, minacciandola: «Scendi, apri la banca che devo prendere i soldi». Al suo rifiuto, l’ha picchiata e le ha dato fuoco, secondo la ricostruzione degli inquirenti, rimanendo anche lui ustionato.
Pelis comparirà martedì 12 comparirà davanti al gip di Aosta per l’interrogatorio di convalida. Al giudice, se lo riterrà opportuno, potrà tentare di spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a mettere in atto il suo folle gesto. Intanto restano serie le condizioni della direttrice: è in coma farmacologico e sottoposta a ventilazione assistita.
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