Cronaca / Val Calepio e Sebino
Sabato 03 Maggio 2014
«Davide ci accompagnerà dal paradiso»
L’addio al neonato vissuto cinque ore
«Chiediamo al Signore che apra uno spiraglio, un pertugio nel nostro cuore affinché lasci passare la luce e la speranza. Davide ci accompagnerà dal paradiso con la sua preghiera». Così il curato di Sarnico ai funerali del neonato morto dopo 5 ore dal parto.
«Chiediamo al Signore che apra uno spiraglio, un pertugio nel nostro cuore affinché lasci passare la luce e la speranza. Perché la vita ci attende ancora, anche per la famiglia di Davide e seppur in una forma diversa da quella prevista. Davide ci accompagnerà dal paradiso con la sua preghiera». Così don Loris Fumagalli, curato di Sarnico, ai funerali del neonato morto nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 aprile dopo 5 ore dal parto.
La comunità di Sarnico sabato mattina 3 maggio lo ha accolto nella chiesa parrocchiale, gremita, per l’ultimo saluto, quando invece avrebbe voluto accarezzarlo donandogli il benvenuto sul lago. Il suo lago, quello che in questi giorni è rimasto a lungo scuro e incupito, quasi come fosse stato toccato dall’avventura terrena di un bimbo durata soltanto cinque ore.
Il piccolo feretro bianco di Davide Ferrari è arrivato alle 9,30 direttamente dagli Spedali Civili di Brescia, accompagnato da mamma Veronique, papà Mirko, dalla piccola sorellina Elena, di poco meno di quattro anni, dalle nonne Maria e Luisa e dallo zio Diego.
Davide era nato martedì scorso alle 21,50 all’ospedale di Iseo, dove la mamma era giunta nella giornata stessa a seguito di un episodio emorragico. Il termine per il parto era il 6 maggio, ma nel reparto di Ostetricia e Ginecologia si era deciso di far nascere la creatura. Il piccolo, 2,8 chili, aveva aperto gli occhietti scuri e subito dopo si era proceduto con il primo bagno, con la sala parto che sembrava una autostrada verso la felicità. Ma a seguire, del tutto inattesi, erano scattati gli accertamenti, gli esami, l’emergenza. E per il piccolo di Sarnico, la speranza era rimasta appesa a un filo lungo poche ore, che aveva unito l’ambulanza pediatrica al reparto specialistico di Brescia. Ma alla fine, dopo essere stato battezzato, Davide è salito al cielo alle 2,20 di mercoledì. «Voglio solo pensare - aveva sottolineato commosso lo zio Diego - che Gesù abbia un’altra volta voluto pescare uno dei suoi sul lago, individuando un Angelo».
Venerdì in mattinata, agli Spedali Civili di Brescia, è stata eseguita l’autopsia, che dovrà chiarire le cause del decesso del piccolo Davide: un viaggio nella vita, curato dall’amore della sua giovane famiglia che si è bruscamente interrotto. L’esito dell’esame autoptico si conoscerà nei prossimi giorni e quindi si potrà capire meglio la ragione di questa morte improvvisa.
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