Dalla storia antica al 3d
Così cambia il castello di Pagazzano
Preparatevi a una «immersione» nella secolare storia del castello di Pagazzano e delle antiche fortificazioni della Bassa bergamasca. Il trecentesco antico maniero visconteo (di proprietà comunale) di Pagazzano si trasformerà a breve in un museo multimediale
Preparatevi a una «immersione» nella secolare storia del castello di Pagazzano e delle antiche fortificazioni della Bassa bergamasca, per secoli terra di confine, e di scontri, fra lo stato di Milano e la Repubblica di Venezia. Il trecentesco antico maniero visconteo (di proprietà comunale) di Pagazzano si trasformerà a breve in un museo multimediale: l’apertura è prevista per il prossimo 10 maggio e mentre la vicina piazza sarà inaugurata il 26 aprile. Tavoli interattivi e proiettori tridimensionali sono in fase di allestimento nella sua ala nord-ovest dove si trova la Sala del torchio che custodisce un torchio per l’uva del settecento, tra i più grandi di tutta Italia.
Ora immaginatevi di entrarci dentro: un rilevatore sarà attivato dalla vostra presenza facendovi apparire di fronte le proiezioni tridimensionali del torchio in funzione come quando secoli fa, con i contadini intorno a lavorare, schiacciava i grappoli d’uva provenienti dalle vigne che all’epoca circondavano il castello. E questa non sarà l’unica esperienza multimediale che si potrà
vivere.
Il museo multimediale si articolerà oltre che nella Sala del torchio, anche nella Sala del scuderie e nella Sala delle Capriate, tutte nell’ala nord-ovest di cui il Comune a dicembre ha portato a termine l’intero restauro. Un restauro costoso, 800 mila euro, finanziato con un contributo di 394 mila euro della Regione e per il resto con risorse comunali. Restauro sin dall’inizio finalizzato alla creazione di «una sede didattico-espositiva sulle fortificazioni della Geradadda» capace di attrarre visitatori da tutta la bergamasca e non solo.
Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 23 marzo
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