Cronaca
Giovedì 20 Novembre 2008
Dalla Regione un sostegno alla maternità: 600 mila euroa cinque progetti bergamaschi
«Fare rete e dare tutela e sostegno alla maternità»: è l’obiettivo del programma che la giunta regionale della Lombardia ha approvato e finanziato con 6.5 milioni di euro. Quasi 600 mila euro sono destinati a cinque progetti presentati per la provincia di Bergamo. «Con questo programma - ha precisato il presidente della Regione Roberto Formigoni, presentando questa mattina il provvedimento - l’obiettivo è quello di promuovere il sostegno alla maternità e alla paternità, rimuovendo gli ostacoli materiali e culturali che ne possano condizionare la scelta. Vogliamo aiutare i genitori, nella loro funzione di cura ed educativa, attraverso servizi innovativi, di assistenza sanitaria e psicologica, e sostegni materiali ed economici di diverso genere, a cominciare dal periodo della gravidanza».«Le famiglie - ha commentato l’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli - sono da sempre al centro dell’azione politica di governo della Regione. Per questo, dato anche il grande momento di difficoltà economica, si è deciso di stanziare questi fondi a partire dal metodo sussidiario. Sono infatti i soggetti della solidarietà sociale, presi in considerazione come protagonisti, a operare. È un progetto che tende a dare certezza alla vita e concretizza gli obiettivi della legge per la famiglia».I fondi sono destinati ad associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, associazioni femminili, enti privati ed ecclesiastici, oltre che soggetti gestori di consultori familiari, chiamati a proporre e realizzare interventi sperimentali e innovativi di «aiuto alla vita». IL PRIMO BLOCCO In particolare il programma finanzia 24 progetti (per 2.493.626 euro) che hanno come obiettivo quello di "prevenire e rimuovere le difficoltà che potrebbero indurre la madre all’interruzione della gravidanza" attraverso quindi la fornitura di beni materiali (abiti, pannolini, alimenti per l’infanzia), il sostegno al reddito, l’eventuale apertura di crediti verso le farmacie, l’inserimento in asili nido, l’accompagnamento alla formazione e alla ricerca di un lavoro, attraverso la formula di voucher o buoni sociali.Questi progetti appartengono alle province di:- Milano: 10 progetti per 1.009.370 euro;- Brescia: 5 progetti per 448.118 euro;- Cremona: 1 progetto per 136.200 euro;- Lecco: 2 progetti per 96.520 euro;- Lodi: 1 progetto per 147.583 euro;- Mantova: 1 progetto per 150.000 euro- Pavia: 1 progetto per 195.392 euro;Varese: 2 progetti per 244.003 euro;più 1 progetto per 66.440 euro per la Valle Camonica.IL SECONDO BLOCCOI rimanenti 3.940.301 euro finanziano altri 32 progetti che hanno come obiettivo la "predisposizione ed organizzazione, per ogni famiglia che lo richieda, di un piano personalizzato di sostegno psicologico, socio-assistenziale e sanitario, utilizzando le risorse di enti pubblici e di privato sociale, di volontariato, nonché le reti informali di solidarietà".Sono proposti da realtà territoriali appartenenti alle seguenti province:- Milano: 15 progetti per 1.889.675 euro;- Bergamo: 5 progetti per 578.000 euro;- Brescia: 3 progetti per 398.246 euro;- Como: 2 progetti per 258.205 euro;- Lodi: 1 progetto per 151.860 euro;- Mantova: 1 progetto per 52.500 euro;- Pavia: 1 progetto per 159.740 euro;- Sondrio: 1 progetto per 124.575 euro;- Varese: 2 progetti per 234.000 euro;più 1 progetto per 93.500 euro per la Valle Camonica.Le risorse stanziate copriranno dal 35 a 60% del costo complessivo del progetto. Anche altre richieste sono state considerate ammissibili: queste potranno beneficiare di contributi nel corso del biennio non appena ce ne sarà la disponibilità.(20/11/2008)
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