Da orchestrale nella Rai
a mago della cosmetica

Gli studi al conservatorio Donizetti, il diploma in tromba e poi un lavoro in Disney e il salto nel mondo della cosmetica con Sephora, L’Occitane e ora Mac Cosmetics. La carriera del trevigliese Paolo Deponti è a dir poco singolare.

Gli studi al conservatorio Donizetti, il diploma in tromba e poi un lavoro in Disney e il salto nel mondo della cosmetica con Sephora, L’Occitane e ora Mac Cosmetics. La carriera del trevigliese Paolo Deponti è a dir poco singolare.

Ma c’è un filo conduttore che lo ha portato dalla musica alla poltrona di brand manager Italia del marchio di cosmetica canadese noto in tutto il mondo. «Lavorare nel commercio richiede grandi doti artistiche e creative - spiega - perché il mercato cambia ogni giorno e bisogna sempre reinventarsi e ridiscutere le strategie di vendita. Funzionano le persone che si sanno mettere in discussione, che pensano su livelli diversi, “out of the box”, cioè aperti a punti di vista differenti».

Deponti, 42 anni, sposato e padre di un figlio di 15 mesi, è nato e vive a Treviglio. «Fino a 28 anni ho fatto il musicista professionista. Ho suonato nell’Orchestra sinfonica della Rai, al teatro Carlo Felice di Genova, sono tuttora direttore del corpo musicale Franco Poloni di Arcene, che ho fondato 19 anni fa. La passione per la musica non mi ha mai abbandonato ma ho capito che con quella non avrei potuto guadagnarmi da vivere a lungo».

Deponti si laurea in Scienze politiche alla Statale di Milano e nel frattempo si occupa dell’organizzazione di eventi per enti pubblici e aziende. È così che viene in contatto con lo store manager del negozio Disney di corso Vittorio Emanuele a Milano.

«Il passaggio al mondo del retail è stato un caso - aggiunge Deponti -. Era il settembre 2001 e stavo preparando la tesi quando ho incontrato il direttore del negozio Disney di Milano. Ho inziato a lavorare per loro facendo la classica gavetta. Da magazziniere sono diventato responsabile vendite e poi vice direttore e direttore».

Nell’agosto 2005 l’amministratore delegato Disney Italia diventa ad di Sephora e porta con sè diversi manager tra cui Deponti, assunto come direttore commerciale Nord Italia. «Una sfida che ho accettato con entusiasmo in un mondo nuovo, quello della cosmesi, e per un marchio che aveva bisogno di creare tutta la rete italiana. Ho aperto molti negozi compreso quello di Oriocenter.

Nel maggio 2009 mi sono lanciato nel progetto start up di L’Occitane en Provence, altro marchio di cosmesi, dove ho ricoperto il ruolo di retail manager per l’Italia: avevo la gestione globale delle vendite e dello sviluppo. Quando sono arrivato c’erano 5-6 negozi e quando me ne sono andato, 3 anni dopo, erano 30, tra cui quello in via XX Settembre a Bergamo».

Nell’aprile 2012 il colosso della cosmetica Estée Lauder - un fatturato di 10 miliardi di dollari e 38.500 dipendenti in tutto il mondo - chiama Deponti per lo sviluppo dei punti vendita Mac in Italia. E lui, ancora una volta, accetta la sfida: «Siamo partiti con 15 negozi e il primo anno mi sono dedicato alla ristrutturazione della rete. Abbiamo aperto lo store di Roma in via del Corso e altri due nei centri commerciali di Roma e a Caserta. L’ultimo all’Oriocenter, appena inaugurato. Siamo in fase di apertura del 23° negozio a Napoli e per la fine dell’anno fiscale contiamo di aprirne altri 10. L’obiettivo è diventare il primo marchio italiano nel make up selettivo entro il 2017».

Mac è un marchio di cosmetica professionale, partito dalle sfilate a arrivato a conquistare clienti in tutto il mondo. Il mantra è «all ages, all races, all sexes» («tutte le età, tutte le razze e tutti i sessi»). «Mac è proprio così, ci sono prodotti per ogni esigenza e ogni età, è rivolto a clientela giovane, interessata alla moda e all’innovazione, ma anche alle donne mature che trovano in Mac la qualità dei prodotti e la professionalità dei nostri make up artist. Il successo del marchio è nei numeri: i profitti avanzano a doppia cifra, siamo sul 20%, in un momento in cui il settore soffre la crisi nell’ordine del 5%».

Ma cosa distingue un negozio Mac da una qualsiasi profumeria? «Da noi non ci sono commesse ma solo make up artist formate dai nostri trainer, in grado di insegnare alle clienti come usare i prodotti per ottenere i risultati voluti. Chi viene in negozio fa un’esperienza sensoriale importante e capisce di aver speso i propri soldi per un servizio di alta qualità».

Un lavoro impegnativo quello del manager trevigliese, che lo porta spesso all’estero tra Stati Uniti, Parigi e tutta Italia, protagonista di una serie di eventi che lo vedono fianco a fianco con attori, cantanti e modelle. A chi gli chiede come concilia lavoro e famiglia, risponde che «in un rapporto conta più la qualità della quantità. Sono spesso via per lavoro ma quando sono a casa mi dedico al 100% alla mia famiglia: il sabato, ad esempio, mia moglie lavora e io faccio il papà a tempo pieno». La moglie, per inciso, lavora da Sephora.

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