Cusio, raid dell'orso JJ5
Uccise quattro capre

Ha scavalcato la recinzione alta due metri di una baita e ha ucciso quattro capre per poi dileguarsi. È tornato a far parlare di sé l'orso JJ5, avvistato l'ultima volta lo scorso 13 marzo da una signora in località Gromasera, poco sotto il centro di Dossena. Quello scoperto sabato 4 aprile sarebbe il primo raid in un allevamento dopo il letargo dell'orso. Con tutta probabilità l'animale, affamato dopo il lungo inverno, è entrato nella baita per ben due volte fra giovedì e venerdì sera, quando erano presenti solo quattro capre (due adulte con due piccoli) poi trovate senza vita dal padrone sabato mattina.

A conferma della presenza del grande plantigrado nel prato della baita sono rimaste le impronte e, in diversi punti della recinzione, i peli del folto mantello dell'animale. Oltre al veterinario provinciale, che ha constatato la morte delle quattro capre sul posto, ieri pomeriggio è intervenuto anche il capo guardiacaccia della Valle Seriana che ha confermato le prime sensazioni del proprietario della baita. Le tracce rinvenute non lasciano dubbi: l'orso è passato proprio dalla baita di Cusio; i peli rimasti sulla recinzione sono anche stati portati via e saranno analizzati nei prossimi giorni.

L'orso JJ5 è dunque tornato a farsi vivo. Commenta il sindaco di Cusio Ezio Remuzzi: «Non entro nel merito della gestione faunistica dell'animale. Penso piuttosto che la presenza dell'orso JJ5 sia un segnale importante del fatto che il nostro territorio ha un valore naturalistico elevato. Il nostro operato deve preoccuparsi di valorizzare l'aspetto ambientale di tutta la questione». L'orso JJ5 in sei mesi avrebbe ucciso 120 pecore e distrutto sei arnie, ma secondo Alberto Meriggi, zoologo, ricercatore del Dipartimento di biologia animale dell'Università di Pavia, ed esperto di pianificazione faunistica, attualmente non è da ritenersi un caso «problematicoA.

«Si comporta da orso a tutti gli effetti - ha dichiarato il mese scorso in un'intervista rilasciata a "L'Eco di Bergamo" -. Il suo comportamento è selvatico, non mi risulta abbia compiuto predazioni vicino ai centri abitati e non è facile vederlo. Va ricordato che l'orso non è un cacciatore come il lupo, ma un raccoglitore. Si ciba principalmente di insetti, frutti e carcasse di ungulati selvatici. Certo, la presenza sul territorio di animali d'allevamento poco controllati è un'occasione, ma la predazione resta un evento eccezionale per i plantigradi. Le tracce trovate, se sono di JJ5, possono significare che si è rimesso in moto e sta andando alla ricerca di cibo. Durante il letargo, che normalmente inizia in novembre per concludersi alla fine di febbraio infatti l'animale non si muove dalla tana e non mangia».

In attesa di uno studio - avviato dal Parco delle Orobie in collaborazione con l'Università di Pavia e pronto alla fine dell'anno - che analizzerà chi ha subìto attacchi e chi no per stabilire attraverso elaborazioni statistiche un modello preventivo, lo zoologo ha concluso invitando tutti a collaborare per tenere monitorato l'orso e gli eventuali danni. Tutto questo nella convinzione che la convivenza con JJ5 sia possibile.

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