Ora i lavori per la realizzazione della scuola possono riprendere? Negli anni scorsi l'amministrazione Gandolfi ha più volte affermato di aver bloccato i lavori proprio a causa dell'inchiesta in corso. Tre anni di fermo, durante i quali è stato anche estinto il mutuo che l'amministrazione Morelli aveva aperto per finanziare l'opera.
«Siamo molto contenti del fatto che i componenti della precedente amministrazione siano stati prosciolti da ogni addebito di natura penale - commenta il sindaco Angelo Gandolfi -. L'inchiesta in corso aveva sostanzialmente bloccato ogni nostra iniziativa, come è logico, non conoscendo esattamente gli addebiti e la loro valutazione. Ora, insieme alla minoranza e ai tecnici, valuteremo con rapidità le problematiche connesse al progetto della scuola, innanzitutto all'interno della commissione appositamente istituita. Abbiamo richiesto la validazione del progetto a una società di ingegneria - conclude il sindaco -, speriamo in breve di addivenire a congrue soluzioni».
Il progetto è ora nelle mani di uno studio tecnico, quindi, che deve valutarne la validità. Non si sa con precisione quanto tempo ci vorrà per sapere l'esito dello studio, certo è che a seguito della validazione bisognerà indire una nuova gara d'appalto per riprendere i lavori e, soprattutto, recuperare le risorse necessarie.
«Per fare tutto questo ci vorrà non meno di un anno e mezzo, probabilmente di più - afferma Annamaria Morelli, ex sindaco, ora all'opposizione in Consiglio comunale - e non abbiamo davvero idea di dove si andranno a trovare i soldi, visto che il mutuo è stato estinto. Tutto questo mentre l'attuale scuola elementare scoppia letteralmente di bambini e nessuno si preoccupa di trovare soluzione a questo problema che si fa sempre più urgente. I lavori avrebbero potuto tranquillamente continuare anche con l'inchiesta in corso, invece l'amministrazione Gandolfi ha deciso di bloccare tutto e non sappiamo darci altra spiegazione che non sia il desiderio di gettare discredito sul nostro operato. Adesso siamo pronti a collaborare - aggiunge Morelli - ma sia chiaro di chi sono le responsabilità di questo inutile e prolungato blocco del cantiere».
Intanto sulla questione si fanno sentire anche i genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari: chiedono all'amministrazione comunale che si faccia chiarezza sul destino della nuova struttura, preoccupati del fatto che nell'attuale scuola Rodari i bambini stanno sempre più stretti. «Da alcune settimane abbiamo ufficialmente chiesto al sindaco di incontrarci - spiega Giovanni Comi, presidente del Comitato genitori - perché abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo. A scuola mancano gli spazi e il cantiere della nuova struttura è fermo. Al Comune chiediamo non soltanto di essere coinvolti nelle decisioni ma anche che ci vengano date spiegazioni sulle lungaggini di questa vicenda».
Sara Agostinelli
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