Cronaca
Mercoledì 14 Settembre 2011
Cromo, accordo per la bonifica
Ma il progetto è ridimensionato
«Entro la fine di ottobre si dovrà iniziare a estrarre l'acqua inquinata della falda acquifera». Questo il contenuto dell'accordo che i Comuni di Treviglio, Castel Rozzone, Arcene Ciserano e Verdellino hanno annunciato di aver raggiunto con la Regione.
«Entro la fine di ottobre si dovrà iniziare a estrarre l'acqua inquinata della falda acquifera». Questo il contenuto dell'accordo che i Comuni di Treviglio, Castel Rozzone, Arcene Ciserano e Verdellino hanno annunciato di aver raggiunto con la Regione nell'ultimo vertice sulla questione dell'inquinamento cromo VI, ma ci sono timori sull'arrivo dei fondi necessari per l'intervento.
Infatti i cinque Comuni attendevano dalla Regione un finanziamento di 2,5 milioni di euro per realizzare a Ciserano una barriera idraulica composta da tre pozzi barriera che avrebbe dovuto aspirare l'acqua dalla falda acquifera e poi convogliarla in un impianto di depurazione.
Ora, in seguito all'ultima campagna di analisi che secondo l'Arpa ha evidenziato nella falda concentrazioni di cromo VI in calo, questo progetto verrà ridimensionato. Non è previsto più nessun nuovo pozzo barriera.
Entro la fine di ottobre si dovrà iniziare ad aspirare l'acqua con quanto già realizzato dal Comune di Ciserano sul suo territorio (e finanziato dalla Regione con un finanziamento di 650.000 euro). Si tratta del pozzo barriera in via Solferino, fino ad ora usato come campo prova, e di quattro piezometri (tutti entro i cento metri) che verranno attrezzati con apposita pompa aspirante. Questo ridimensionamento del progetto, che ovviamente comporterà uno stanziamento inferiore ai 2,5 milioni di euro, non è stato accolto negativamente dagli amministratori comunali di Treviglio, Castel Rozzone, Arcene Ciserano e Verdellino «purché – affermano – la Regione ci fornisca realmente i fondi per iniziare ad aspirare l'acqua inquinata dalla falda entro i tempi concordati senza perdere più altro tempo».
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