Crisi e redditi sempre più bassi
In cinque anni persi mille euro

Bergamasca sempre più povera, contribuenti in calo, come anche il potere d’acquisto delle famiglie. Ma, fortunatamente, c’è un «ma»: il territorio orobico resta, comunque, tra i distretti europei più ricchi.

È quanto emerge dall’analisi dei redditi medi dichiarati allo Stato tra il 2008 e il 2013 (secondo un’elaborazione de Il Sole 24 ore). In questo intervallo di tempo le entrate dei bergamaschi sono scese del 4,36% con un’inflessione anche dei contribuenti, il cui numero totale ha registrato un meno 1,05%.

Alla radice di questi numeri negativi resta la crisi economica che ha interessato maggiormente alcune fasce, indebolendole ulteriormente. «Aumenta la forbice tra ricchi e poveri, servono politiche mirate», sottolinea Orazio Amboni del dipartimento Welfare Cgil Bergamo. «Colpiti in modo pesante il sistema dell’edilizia e il manifatturiero» aggiunge il segretario provinciale Cisl, Ferdinando Piccinini.

I dati presi in esame riguardano gli ultimi cinque anni d’imposta analizzabili, cioè quelli tra il 2008 e il 2013 (essendo il 2014 ancora in corso di registrazione) e sono tratti dagli importi indicati nel Modello unico, nel 730 e nel Cud. Secondo l’elaborazione, le famiglie bergamasche nel 2013 hanno guadagnato meno che cinque anni prima, con un calo del 4,36% (tenuto conto degli effetti dell’inflazione): da 23.010 a 22.007 euro.

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