Crescita, Orio nella top 20 in Europa
«Sola eccezione nel panorama low cost»

Presentato a Montecitorio il Fact Book di Iccsai, il Centro studi nato ad Orio al Serio. Dal 2008 al 2013 una crescita di 2,5 milioni di passeggeri: oltre 6 se allarghiamo l’orizzonte all’ultimo decennio. I soli altri due scali italiani presenti nel ranking sono Fiumicino e Bologna.

Orio al Serio è uno dei 2 scali italiani presenti nel ranking della crescita passeggeri nell’ultimo quinquennio e decennio. Nel primo caso occupa la posizione numero 14, dietro colossi come Londra Heatrow, Amsterdam Schipol, Berlino Tegel, Francoforte, Monaco e via discorrendo. Quasi 2,5 milioni di passeggeri in più dal 2008 al 2013: l’altro aeroporto italiano, Bologna, è in 18ª posizione. Se invece allarghiamo l’orizzonte al decennio, Orio è al 16° posto con oltre 6 milioni di passeggeri: Fiumicino è invece al 5° con quasi 10.

È uno dei dati più interessanti (in chiave locale) dell’8ª edizione del Fact Book, il rapporto Iccsai, il Centro ricerca sulla competitività aeroportuale nato ad Orio al Serio, presentato martedì 17 giugno a Roma a Montecitorio. Una pubblicazione giunta alla sua 8ª edizione e diventata una sorta di Bibbia per gli esperti del settore. Prova ne è stata la presenza alla presentazione del ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, di Tony Tyler, numero 1 di Iata, l’associazione che raggruppa i vettori, di Fabrizio Palenzona, presidente Assoaeroporti e del direttore scientifico di Iccsai, il rettore Stefano Paleari.

Orio è stata definita la sola eccezione di un panorama che vede «aeroporti cresciuti sotto la spinta dei low cost ed ora ridimensionati quanto meno rispetto alle prospettiva di ulteriori avanzamenti significativi». Confermata però la fortissima dipendenza da un vettore, quella Ryanair che da sola rappresenta il 79,9% dell’offerta dello scalo. In un panorama comunque competitivo, dove il 91% dell’offerta europea della vicina Malpensa è soggetta a competizione da parte di Linate e Orio al Serio.

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