A Covo si tiene la 23ª edizione della sagra dei ravioli: sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 ottobre, a partire dalle 19, saranno tre serate all’insegna dei ravioli nostrani ripieni, confezionati secondo la migliore tradizione del paese. Sono stati preparati 40.000 ravioli, utilizzando 70 chili di farina con 850 uova, mentre per il ripieno - ricetta rigorosamente top secret - sono stati tritati 80 chilogrammi di carni bovine e suine.La tradizione dei ravioli nostrani a Covo, in occasione della sagra la seconda domenica del mese di ottobre, risale alla fine dell’800 e ai primi del ’900. Con colossali mangiate di ravioli, infatti, il mondo contadino festeggiava la fine dell’annata agraria nei campi prima del riposo della fredda stagione. E la tradizione è mantenuta viva da una decina di trattorie a Covo, a fronte di 2.000 abitanti. La festa e la sagra del raviolo duravano diversi giorni: a turno ne mangiavano le diverse categorie professionali. Così i ravioli il lunedì spettavano ai contadini, il martedì facevano bisboccia i commercianti e via dicendo, secondo una tradizione riportata oralmente tra le varie generazioni.Dal 1984 la sagra è tornata in auge grazie ai soci della «Cooperativa 25 Aprile», che si mettono al lavoro per preparare i golosi ravioli nostrani.La sagra del raviolo a Covo si svolge nel salone della cooperativa, dietro il monumento ai Caduti. Oltre ai ravioli conditi con burro e salvia, in tavola salumi nostrani, arrosti e bolliti caserecci, vitello, porchetta, lingua salmistrata e cotechini.Visto il successo delle edizioni precedenti, si consiglia di prenotare, telefonando allo 0363.93644 oppure al 333.5292989.(11/10/2007)
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