Cronaca
Giovedì 13 Gennaio 2022
Covid in Italia: 184.615 positivi, 316 morti. Il punto sui ricoveri nell’ultima settimana
Sono 184.615 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 196.224.
Sono 184.615 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri (mercoledì 12 gennaio) erano stati 196.224. Le vittime sono invece 316 nella giornata di giovedì 13 gennaio mentre ieri erano state 313.
Sono 1.181.179 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.190.567. Il tasso di positività è al 15,6%, in calo rispetto al 16% di ier i. Sono 1.668 i pazienti in terapia intensiva, uno in meno nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 156, lo stesso numero di ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 17.648, ovvero 339 in più rispetto a ieri.
È stabile - intanto - al 18%, in Italia, la percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid, ma cala in 8 regioni : Basilicata (1%), Campania (11%), Liguria (18%), Trento (30%), Piemonte (23%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Valle d’Aosta (13%). 6 superano il 20%, (Friuli, Marche, Toscana, Trento, Piemonte, Lazio) e, a livello giornaliero, il tasso cresce in 4: Abruzzo (al 19%), Friuli (23%), Marche (23%), Toscana (22%). Stabile in Calabria (20%), Emilia Romagna (17%), Lazio (21%), Lombardia (17%), Bolzano (17%), Molise (5%), Puglia (10%), Umbria (16%), Veneto (20%). Questi i dati Agenas del 12 gennaio.
E’ stabile al 27%, in Italia, la percentuale di posti nei reparti di area non critica occupati da pazienti Covid, ma in 24 ore, cresce in 9 regioni : Campania (26%), Friuli (27%), Lombardia (32%), Marche (27%), PA Trento (25%), Puglia (18%), Sicilia (33%), Toscana (23%), Umbria (31%). Cala in Valle d’Aosta (52%) e Veneto (23%). Stabile in Abruzzo (al 26%), Basilicata (21%), Calabria (38%), Emilia Romagna (24%), Lazio (25%), Liguria (38%), Molise (13%), Bolzano (15%), Piemonte (33%), Sardegna (13%). A superare il 30% sono 5 regioni: Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Valle d’Aosta. Questi i dati Agenas aggiornati al 12 gennaio.
Nella settimana dal 5 all’11 gennaio si rileva un aumento del 49% dei nuovi casi di Covid-19, che sono stati un milione e 207.689 rispetto agli 810.535 della settimana precedente. In forte crescita sono anche i casi attualmente positivi : sono 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente, pari a +68,7%. Mentre l’incidenza di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 in 56 province supera i 2000 casi per 100.000 abitanti. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che parla di “misure insufficienti a frenare la salita dei contagi”.
Dal 5 all’11 gennaio, «continua a crescere la pressione sugli ospedali sia nei reparti di area medica che nelle intensive». Salgono infatti del 31% i ricoveri di pazienti Covid-19 con sintomi (passati da 12.912 della settimana precedente a 17.067) e del 20,5% le terapie intensive (passate da 1.392 a 1.677). Ma a crescere del 35,4% sono anche i decessi. La Fondazione indipendente sottolinea come «il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie».
Nella settimana dal 3 al gennaio 2022 si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della settimana precedente. L’aumento riguarda in particolare la fascia 5-11 (267.412; +53,3%) e quella 12-19 (61.778; +65,5% ), «mentre la recente introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 al momento non ha sortito grandi effetti, visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono solo 73.690». All’11 gennaio rimangono 8,61 milioni di persone senza nemmeno una dose, di cui 2,21 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.
Sono 2,21 milioni, in Italia, gli over 50 anni che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino anti-Covid e sono per questo, in base all’età anagrafica, ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione . Nella settimana 3-9 gennaio 2022, sono stati solo 73.690 i nuovi vaccinati in questa fascia di età, per la quale è stato introdotto l’obbligo vaccinale in base alle ultime norme introdotte dal Governo.
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