Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 16 Aprile 2014
Corrente rubata al rondò di Orio
Manifestanti accusati di truffa
Il loro obiettivo era quello di sollevare una protesta contro lo Stato, non certamente di truffarlo. Invece tecnici provinciali, Digos e polizia provinciale avrebbero contestato ai manifestanti del presidio di Orio, i Patrioti del 9 dicembre, una truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il loro obiettivo era quello di sollevare una protesta contro lo Stato, non certamente di truffarlo. Invece i tecnici provinciali, la Digos della questura di Bergamo e la polizia provinciale avrebbero contestato ai manifestanti del presidio di Orio, i Patrioti del 9 dicembre, una truffa aggravata ai danni dello Stato.
Secondo le prime indiscrezioni, pare infatti che i dimostranti si siano attaccati in modo abusivo, con un cavo lungo 70 metri, a una centralina Enel, situata presso una colonna dell’asse interurbano, a pochi passi dal presidio.
La protesta ha preso il via il 9 dicembre scorso, in contemporanea con quella dei Forconi siciliani: a distanza di 4 mesi, con varie vicissitudini, i manifestanti continuano a protestare contro lo Stato, incapace, a loro dire, di ascoltare i bisogni dei cittadini e responsabile della grave crisi economica.
La polizia provinciale non lascia trapelare dettagli, ma conferma che in corso ci sono accertamenti. I manifestanti, contattati telefonicamente, sono increduli: nessuno pare fosse a conoscenza di questo cavo.
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