Cronaca
Martedì 07 Aprile 2009
COPIA DI La Bergamasca si mobilita
Partiti i primi soccorsi
Bergamaschi in prima fila per prestare soccorso nelle zone colpite dal terremoto. In mattinata sono partiti da Bergamo 23 vigili del fuoco, di cui cinque specialisti per gli scavi sotto le macerie, e nove mezzi, tra cui due speciali e uno in grado di ospitare nove persone, più un'unità cinofila. Altri animali da soccorso sono partiti invece da Fiorano al Serio, messi a disposizione dalla locale sede degli alpini.
Intanto sono arrivati a L'Aquila anche le prime quattro squadre della Protezione civile dell’Ana: Tavernola, Filago, Endine e Telgate. «Venti uomini in tutto – precisa Giuseppe Manzoni responsabile della Protezione civile dell’Ana di Bergamo - che dovranno allestire un campo per i terremotati. La destinazione precisa verrà definita dal coordinamento della Protezione civile di Milano».
In Abruzzo anche cinque radioperatori bergamaschi del gruppo Uor (Unità operativa radioemergenze), insieme alla colonna mobile del Fir-Ser (Federazione italiana radioamatori - Servizio emergenza radio), a cui è affiliato il gruppo orobico. Giordano Mezza e Giulio Padoa sono i coordinatori dei soccorsi e i radioperatori in viaggio per l'Abruzzo sono Giuseppe Bifera, Graziano Calanna, Fabrizio Crippa, Giuseppe Mallia e Giovani Papini.
Lo stesso Palazzo Frizzoni ha disposto che propri tecnici dotati di idonee professionalità e qualifiche (ingegneri strutturisti e della sicurezza), su base volontaria e coordinati dal Servizio di Protezione civile regionale possano recarsi, in tempi concordati con la stessa, sui luoghi del sisma per mettersi a disposizione delle operazioni di verifica statica e di messa in sicurezza degli edifici. L’Amministrazione considererà queste prestazioni come attività di servizio. Già per la giornata di martedì 7 aprile è infatti prevista la partenza di un ingegnere dipendente dell’amministrazione.
«Dolore per le vittime del terremoto» è stato espresso anche dalla Provincia di Bergamo che si è immediatamente attivata, dal primissimo mattino, per organizzare i volontari, le squadre, le unità cinofile e i mezzi da inviare in Abruzzo, sulle zone colpite dal terremoto. Sono oltre duecento i volontari allertati, pronti ad entrare in azione con la Colonna mobile regionale, sotto la regia del Dipartimento nazionale di Protezione Civile. Un primo gruppo di tecnici, comprendente ingegneri, architetti e geometri partirà martedì mattina, su attivazione della Sala operativa regionale lombarda. Un altro gruppo scenderà in Abruzzo subito dopo Pasqua.
Nel pomeriggio di lunedì, inoltre, sono partiti da Legnano per L'Aquila i volontari della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. Dalla centrale della Protezione Civile è stato anche richiesto un gruppo di vigili urbani, che partirà da Brescia e che si occuperà dei controlli contro lo sciacallaggio.
Da Bergamo sono partiti anche due infermieri del 118 (Paola Sonzogni e Enzo Albergoni) con un tecnico autista (Emanule Cassina), un mortopedio degli Ospedali Riuniti (Giorgio Zappalà), un infermiere di Pronto soccorso (Maurizio Bonomo) e un infermierie di Pronto soccorso pediatrico (Santino Brembilla). Faranno parte di un cenntro medico di primo livello e di un centro medico di secondo livello, quest'ultimo allestito grazie alle professionalità degli Ospedali Riuniti di Bergamo, del «San Gerardo» di Monza e del policlinico Niguarda di Milano.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha espresso la vicinanza della Giunta regionale alla popolazione dell'Aquila, il cordoglio per le vittime del terremoto d'Abruzzo che nelle prime ore di lunedì 6 aprile ha colpito il capoluogo abruzzese e la solidarietà ai feriti. «Regione Lombardia - ha detto Formigoni - si è attivata con la Sala Operativa della Protezione Civile dieci minuti dopo l'evento, in raccordo con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Abbiamo immediatamente inviato una squadra di tecnici regionali con compiti di verifica della situazione e per preparare i dettagli logistici che serviranno all'arrivo di due colonne mobili il cui arrivo sul posto è previsto in serata».
Sempre nel pomeriggio di lunedì sono partite la prima e seconda colonna mobile regionale con tutte le risorse, personale e mezzi per l'allestimento di una tendopoli per 250 persone. Ogni colonna è composta da circa 50/70 volontari più i mezzi ed è in grado di assistere 250 persone circa. L'assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, ha fatto un primo punto sui soccorsi sanitari: «Inviamo un posto medico avanzato di 1° livello composto da 4 medici, 3 infermieri e 3 tecnici del 118 di Milano e, un gruppo di medici igienisti, tecnici igienisti e veterinari. A disposizione, pronto a partire, c'è un PMA di 2° livello con 4 medici 6 infermieri e 4 tecnici e 3 operatori NBCR (Nucleo Biologico Chimico Radiologico)».
Per quanto riguarda le verifiche di agibilità degli edifici, sono a disposizione dodici squadre per un totale di 24 tecnici di Regione Lombardia e di ARPA Lombardia. Le prime squadre partono nel tardo pomeriggio per essere operative nella mattinata del 7 aprile. Garantiranno la loro presenza fino a fine emergenza. Due tecnici della sede territoriale di Bergamo della Regione Lombardia, in stretto contatto con la Protezione Civile, sono partiti proprio per verificare l'agibilità degli edifici.
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