Cooperativa Artigiana di Garanzia
Salvatore Rota nuovo presidente

Il neo presidente Rota subentrato al compianto Calegari rilancia il ruolo dell’ente «Fuori dal grande Confidi regionale, aiutiamo le micro imprese innovative.

Il progetto regionale di riordino dei Confidi di tutte le categorie è in corso e dovrebbe giungere a compimento nel giro di sei mesi: attualmente si sono espressi per l’adesione cinque importanti Confidi dei 33 esistenti sul territorio lombardo e dovrebbe portare alla costituzione di un unico grande Confidi lombardo, ma la Cooperativa artigiana di garanzia di Bergamo, fondata quasi mezzo secolo fa, non vi parteciperà, quanto meno in questa prima fase della formazione di quello che è già stato definito il «Confidone». «Stiamo alla finestra restando autonomi», dice il neo presidente Salvatore Rota, 56 anni, eletto dal cda della coop alla carica nei giorni scorsi dopo l’improvvisa e repentina scomparsa del presidente Italo Calegari, figura storica dell’artigianato bergamasco e per lunghi anni presidente dell’Associazione artigiani oggi Confartigianato Bergamo.

Rota - che era vicepresidente di Calegari e che resterà in carica fino all’assemblea del maggio 2015 - è impegnato in un progetto di promozione e di sviluppo della cooperativa che storicamente si rivolge - come spiega il nuovo presidente - «alle piccole e alle micro imprese, non solo artigiane, da un milione di fatturato in giù» (la cooperativa offre garanzia per prestiti fino a 50 mila euro, rimborsabili fino a 60 mesi, per problemi di liquidità, acquisto di macchinari, attrezzature, materie prime, rinnovo impianti).

Rota definisce il nascente «Confidone» «una macchina da guerra»: sa dunque che non sarà facile competere con un simile gigante che, viste le dimensioni, saprà trattare da pari a pari con le banche e avrà una notevole forza contrattuale. Tuttavia, potrebbero aprirsi nuovi spazi per una piccola cooperativa di garanzia come quella bergamasca, un «gioiellino» ben patrimonializzato e ben amministrato («un orologio svizzero» lo definiva il compianto Calegari). Potrebbe diventare, ancora di più, il punto di riferimento per la miriade di mini e micro imprese in cerca di finanziamento.

Per questo, oltre alla campagna di comunicazione e di promozione in atto («vogliamo uscire dal guscio», dice Rota) che prevede il rinnovo dell’immagine istituzionale, un nuovo logo e un sito web, la Cooperativa artigiana di garanzia sta mettendo a punto una serie di nuovi prodotti rivolti, in particolare, alle start up, all’imprenditoria giovanile e «rosa», alla ricerca, allo sviluppo tecnologico.

«Vogliamo non solo aiutare da un punto di vista finanziario tutte le imprese che hanno un’idea vincente o un progetto interessante - continua il presidente - ma assisterle nel loro rapporto con le banche. Quindi svilupperemo di più l’area consulenza per presentarci, insieme all’impresa, allo sportello bancario per aiutare l’imprenditore nella presentazione dei punti di forza della sua azienda, dei suoi progetti e delle sue potenzialità, che spesso non emergono nel bilancio. Ci sono ancora molte aziende che hanno un sogno nel cassetto ma non riescono a sostenerlo economicamente, noi vogliamo aiutarle, così come vogliamo assistere le piccole imprese nei loro progetti di crescita dimensionale».

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