Contro il nuovo piano amministrativo, presidio dei parenti davanti al Gleno

Contro il nuovo piano amministrativo, presidio dei parenti davanti al GlenoLa Rappresentanza sindacale unitaria della casa di ricovero di via Gleno ha bocciato su tutta la linea il nuovo piano strategico approvato - senza neppure consultarli - dall’amministrazione di Gianni Pagnoncelli, definendolo «assurdo», «semplice sommatoria di cifre per colmare il buco di bilancio»

Oggi pomeriggio la Rsu ha organizzato un presidio di protesta davanti all’entrata di via Gleno: secondo le rappresentanze sindacali, il piano di risanamento «sminuisce il ruolo sociale dell’assistenza offerta e riduce in modo drastico il personale, con tagli che abbiamo valutato intorno alle 100 unità».

«Solo oggi a mezzogiorno abbiamo ottenuto il dettaglio del piano - spiega Fiorenza Mologni -. Ci sembra che da parte dell’amministrazione manchi la volontà politica di ripensare nuovi servizi per il territorio. Eppure l’attività degli anni ’90 ha dimostrato che questa struttura può offrire ancora molto al territorio. Penso al servizio diurno integrato, al day hospital, alla riabilitazione, ai ricoveri di sollievo, al centro per l’Alzheimer».

La Rsu del Gleno non cerca comunque uno scontro frontale con l’amministrazione: se da un lato intende aprire un fronte di dialogo con la dirigenza - un incontro è previsto per il 28 gennaio-, dall’altro rivolge un appello all’Asl perché valuti con lungimiranza la bontà del progetto di rilancio, che secondo la Rsu «non ha nulla di strategico».

(23/01/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 24/01/2003

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