Contributi europei per il b&b
L’ex deputato Piffari indagato

Aperto un fascicolo dalla Procura di Bergamo per truffa comunitaria. È questa l’accusa per l’ex deputato dipietrista Sergio Piffari che già un anno fa era stato il protagonista di uno scandalo sul caso del bed&breakfast di famiglia.

Aperto un fascicolo dalla Procura di Bergamo per truffa comunitaria. È questa l’accusa per l’ex deputato dipietrista Sergio Piffari che già un anno fa era stato il protagonista di uno scandalo sul caso del bed&breakfast di famiglia.

L’indagine è infatti aperta nei confronti di Piffari, ma anche della moglie, di tre nipoti e di due imprenditori. Al centro una serie di contributi europei - si parla all’incirca di 500 mila euro - per avviare l’attività del b&b degli indagati ma che in realtà sarebbero serviti solo per la ristrutturazione degli edifici.

Il caso era nato tempo fa dopo la segnalazione di un concittadino di Lizzola. In particolare si sollevava il dubbio che il «B&b Dina» della moglie di Piffari esistesse solo «sulla guida telefonica» e che in realtà fosse semplicemente «l'abitazione di famiglia». Piffari ha sempre negato queste accuse e per quanto riguarda i fondi ricevuti dalla Regione per le due strutture ricettive: «Si tratta di bandi regolari - aveva spiegato -, ai quali ho partecipato più volte. Uno fa gli investimenti e solo allora vengono erogati i fondi. Poi uno può sbagliare o l'attività andar male, ma l'investimento è stato fatto».

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