Conte alla Camera: crisi infondata
«Chi ha cuore il destino dell’Italia ci aiuti»

Il premier Conte, alla Camera si appella ai «costruttori» in un momento così cruciale e per una crisi «senza fondamento», non nega che ci siano stati errori, ma difende l’operato dell’Esecutivo che ha fatto del «proprio meglio» anche per imprimere in Ue «una svolta irreversibile» per la crescita e la lotta al Covid.

Il governo «ha sempre operato con il massimo scrupolo per il bene del Paese - ha detto Conte -, il Paese merita un governo coeso, ora si volta pagina». E mentre Renzi pubblica la sua e-news proprio mentre parla Conte, dicendo che ringrazia chi dei suoi «sta resistendo alle pressioni», il premier incalza: «Si sono astenuti perché non c’è il Mes» che però «non c’entra nulla con il Recovery» che è «sforzo collettivo di cui andare fieri». Intanto il centrodestra convoca un vertice e presenta la risoluzione contro Conte in cui si parla di «fallimento» del governo contro la pandemia.

«Arrivati a questo punto non si può cancellare quanto accaduto e pensare di recuperare quel clima di fiducia condizione imprescindibili per lavorare insieme nell’intervento del paese. Adesso si volta pagina, questo paese merita un governo coeso» ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso del suo intervento alla Camera, e si appella a chi ha a cuore il destino del Paese: «A coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia chiedo oggi aiutateci a ripartire con la massima celerità, aiutateci a rimarginare al più presto la ferita che la crisi in atto ha prodotto nel patto di fiducia instaurato con i cittadini»

«Se il Parlamento confermerà la fiducia io sono disposto a fare la mia parte e assicuro l’impegno a guidare con il contributo di tutti questa fase così decisiva» ha continuato, «servono forze parlamentari volenterosi, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando, servono donne e uomini capaci di rifuggire egoismi, di scacciare via la tentazione di guardare all’utile personale. Servono persone disponibili a mantenere elevata la dignità della politica».

Il premier ha anche annunciato: «Viste le nuove sfide e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all’Agricoltura se non lo stretto necessario e mi avvarrò anche della facoltà di designare un’autorità delegata per l’intelligence di mia fiducia». Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.

«Cari cittadini, la fiducia deve essere reciproca, deve essere un qualcosa che si alimenta in maniera biunivoca. Avete offerto una risposta di grande responsabilità, state dimostrando di riporre grande fiducia nelle istituzioni. Confido che con il voto di oggi anche le istituzioni sappiano ripagare questa fiducia» riparando «il grave gesto di irresponsabilità» che ha prodotto questa crisi, ha ribadito.

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