Coniugi ammazzati in pizzeria a Brescia
Arrestati due complici degli assassini

La polizia di Brescia ha arrestato due persone, probabili complici degli assassini dei coniugi Seramondi, freddati nella loro pizzeria l’11 agosto scorso.

Si tratta di due stranieri: uno, arrestato a Mairano, in provincia di Brescia, è accusato di concorso in omicidio plurimo premeditato, ricettazione e detenzione di arma; il secondo, fermato a Cremona, deve rispondere di ricettazione e detenzione di arma. I due sono in questura a Brescia in attesa di essere portati in carcere.

Come si prevedeva, dunque, le indagini della Procura di Brescia hanno portato a iscrivere nuove persone nel registro degli indagati per l’omicidio dei coniugi Seramondi. Si era soprattutto a caccia dell’uomo dal quale il pakistano Muhammad Adnan e l’indiano Sarbjit Singh, che viveva a Casazza, già arrestati, avessero acquistato il fucile a canne mozze che risulta rubato nel Cremonese nel 2011.

Sempre a Cremona i due presunti assassini avrebbero comprato, per 330 euro senza passaggio di proprietà e targa, da un rivenditore italiano il motorino usato nel giorno del duplice omicidio. Per gli inquirenti i due arrestati avrebbero contatti nel Cremonese, mentre il punto abituale di ritrovo dei due asiatici sarebbe stato individuato a Mairano, nel Bresciano, a metà strada proprio con Cremona.

Ma davvero Adnan e Singh hanno ammazzato due persone, i coniugi Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, soltanto perché il loro negozio vendeva di più di quello, lì vicino, di Adnan? Secondo gli inquirenti la risposta è no. Eppure magistrati e polizia sono convinti: dietro il duplice delitto c’è dell’altro. Ma cosa, di preciso? Lo stesso questore ha ammesso che le ipotesi sono tante, senza escludere quella dell’usura.

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