Congresso Acli per rieleggere il direttivo

Un momento importante per riflettere sulla missione dell’Associazioni cristiane dei lavoratori è data dal 24° Congresso provinciale, che sabato e domenica all’hotel San Marco chiamerà anche i delegati dei 58 circoli Acli presenti sul territorio (in rappresentanza degli 11.975 associati) ad eleggere il direttivo, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni. Per il presidente provinciale Giovanni Frigeni è tempo di bilanci, ma anche di rilancio per i progetti futuri.

«Le Acli - precisa il presidente Frigeni- sono un’associazione ecclesiale, la cui finalità principale è "formare cristianamente" i lavoratori. Da quest’anno l’attività è tornata ad essere affiancata dall’assistente ecclesiastico, don Francesco Poli. Una figura, reintrodotta dopo che era stata tolta negli anni ’70, che valorizza ancora di più la nostra presenza sul territorio. Le Acli infatti hanno un’ identità autonoma, ma rifiutano l’autoreferenzialità intesa come chiusura. La nostra logica è quella di "democrazia partecipata", vissuta in relazione, contrastando una città fondata sull’individualismo. Per questo abbiamo cercato e coltivato un legame stretto con le istituzioni ecclesiastiche e con le altre associazioni d’ispirazione cristiana, come l’Azione Cattolica, l’Agesci o il Celim. Un altro rapporto privilegiato, vista l’origine dell’associazione, è quello con la Cisl. Le Acli infatti nascono nel secondo dopoguerra come corrente cristiana all’interno del sindacato unitario».

Le Acli seminano una cultura e un pensiero nuovo, e alla radicalità evangelica uniscono l’impegno missionario. Frigeni non ha dubbi: «Le Acli si propongono di fornire quegli strumenti atti a produrre cambiamenti, ma anche a rendere sostenibili e governabili quelli già in atto, come la flessibilità e la globalizzazione. Per intervenire concretamente nella realtà, sono necessari momenti preliminari di approfondimento e riflessione, che sappiano arginare l’ingerenza dei valori economici e finanziari posti sempre come unici criteri di valutazione. Si va dai corsi ai momenti di preghiera, fino alla formazione professionale dell’Enaip. È importante coinvolgere in questi due momenti, che potremmo definire contemplativo e operativo, soprattutto i giovani. Le Acli possono contare su un gruppo affiatato di una quarantina di ragazzi, che nell’ ultimo anno hanno portato avanti una riflessione sui temi dell’Europa e hanno appena aperto il sito www.aclibergamo.it».

(12/02/2004)

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