Confesercenti e i saldi:
deregulation, falso problema

Deregulation dei saldi? Per la Federazione moda della Confesercenti si tratta di un falso probelma. Dal polverone di annunci emerge solo un dato allarmante: dopo gli orari le imprese sarebbero interessate anche da uno stravolgimento delle regole sulle svendite.

Deregulation dei saldi? Per la Federazione moda della Confesercenti si tratta di un falso probelma: dal polverone di annunci sulle liberalizzazioni emerge solo un dato allarmante ed inconfutabile: continua la preoccupazione delle pmi del commercio, che dopo gli orari sarebbero interessate anche da uno stravolgimento delle regole sulle svendite.

La paventata deregulation dei saldi - si legge in un comunicato - profila la cancellazione delle norme nazionali e regionali che stabiliscono termini e tempi certi relativi alle vendite promozionali.

«Vogliamo anzitutto ricordare che già attualmente la normativa prevede la possibilità di fare vendite promozionali tutto l'anno, tranne che nei trenta giorni precedenti, appunto, i saldi - dice Orfeo Lumina, presidente della Federazione Italiana Settore Moda della Confesercenti Bergamo -. Possibilità già oggi largamente utilizzata dalle imprese per offrire nel corso della stagione opportunità a prezzi scontati ai clienti».

Ma le vendite promozionali non vanno confuse con i saldi che, ricorda Lumina: «Hanno finalità diversa. Come dice la legge, esiziare i magazzini della merce che, se non venduta durante la stagione, perderebbe il proprio valore commerciale».

«Il problema che sempre abbiamo sollevato, semmai, è se possono essere definiti “saldi” le vendite promozionali il cui inizio viene programmato, contrariamente alle nostre istanze, quando l'estate o l'inverno sono ancora in corso o addirittura agli inizi. Noi pensiamo che il problema non sia deregolamentare completamente il settore, ma applicare le regole che già esistono senza andare oltre il rispetto del loro tenore letterale com'è capitato in questi anni».

«Questo almeno fino a quando non si arrivi a definire per legge una corretta valutazione delle rimanenze di magazzino che al termine della stagione sono fortemente svalutate dal punto di vista commerciale, ma contabilizzate nei bilanci allo stesso valore d'acquisto».

Oltre alle esigenze delle singole imprese, la liberalizzazione completa farebbe venir meno l'effetto combinato attrazione-comparazione tipico del periodo dei saldi, possibile solo se esso è stabilito in modo certo ed uguale per tutti. «Pensiamo che con la scomparsa di certezze per i commercianti sparirebbero anche le certezze e le tutele per i consumatori senza rilanciare i consumi, in discesa anche in Provincia di Bergamo da alcuni mesi, per le incertezze che gravano sul futuro di famiglie e imprese e per il venir meno di una buona capacità di reddito dei lavoratori».

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