Comunità e persone, la vera risorsa
Ripartire da qui per creare lavoro

Rimettere al centro i valori, per costruire un’economia della condivisione, prima ancora che della competizione.

Si deve ricominciare da qui per cambiare il lavoro, per cogliere e realizzare nuove opportunità. E soprattutto si deve ripartire dall’uomo e dalle comunità che rappresentano la vera risorsa del nostro Paese.

È la sintesi della riflessione di Natale Forlani, direttore generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, intervenuto ieri con il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, al convegno «Nella precarietà la Speranza. Comunità al lavoro per il lavoro», promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da don Cristiano Re, in collaborazione con Confartigianato Bergamo.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è mosso il vescovo Francesco: «Occorre ricreare le condizioni per generare occupazione. Uno degli elementi di senso del lavoro è che non si risolve solo nella semplice produzione di beni, ma in qualcosa di molto più ardito: la generazione di un modo di vivere e di convivere. È in gioco lo sviluppo integrale e il cristiano deve tenere conto di tutte le dimensioni della persona e della comunità».

Su quest’ultima è ritornato più volte Natale Forlani: «Deve essere la comunità a partecipare a innovazione e competizione, perché lo sviluppo è il prodotto di un risultato collettivo. Le Istituzioni sono importanti, ma per mettere in condizione le persone di dare il meglio di sé, ponendo al centro le priorità condivise».

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