Comuni su Internet, siti persi nella rete

Una trentina non ha una vetrina ufficiale. Un quinto è poco rintracciabile. Mancano fondi per gestirli

Luci e ombre per i siti Internet dei 244 comuni bergamaschi. Un panorama molto vario, dai siti che offrono esempi di qualità fino a casi in cui per la pubblica amministrazione il fatto di avere un sito di comunicazione istituzionale pare essere l’ultima delle necessità.
Comuni come Orio al Serio, Pontida, o Piazza Brembana non hanno al momento un sito ufficiale, e non sono i soli perché i comuni della provincia che non sono in Internet sono attualmente una trentina. Tra coloro che invece dispongono di un sito Internet, la situazione appare critica in Val Brembana e in alta Valle Seriana. Nel primo caso buona parte dei siti dei comuni della valle rinvia a pagine informative sui paesi, mentre nel secondo si trovano siti ridotti all’osso o pressoché vuoti in diversi Comuni. Contenuti, come quelli del Comune di Vertova, non aggiornati da mesi o anni, fino ad arrivare, addentrandosi nella Val del Riso, al sito Oneta, in cui gli ultimi aggiornamenti risalgono al 2001. La maglia nera però se la aggiudica il sito del Comune di Almenno San Salvatore che vanta un ultimo aggiornamento che risale all’ottobre 1999. Le ragioni di questa situazione, spiega chi gestisce i siti, sono riconducibili al fatto che le scarse risorse, sia umane sia economiche, di molti piccoli centri rendono difficile l’aggiornamento dei contenuti online.

I siti di qualità, quelli che sono funzionali, razionali, ricchi di servizi online in genere e aggiornati costantemente, non mancano. Solo qualche esempio: Mozzanica (www.comune.mozzanica.bg.it), Seriate (www.comune.seriate.bg.it), Treviolo (www.comune.treviolo.bg.it) e il neonato portale dell’Unione dei Comuni della Presolana a cui fanno capo i siti dei singoli comuni dell’Unione.

(16/01/2006)

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