Comune e privati sono distanti
Greenway chiusa. Da febbraio

Il Comune ritiene di essere parte lesa, il privato imputa invece tutta la responsabilità a Palafrizzoni. E così la greenway, la pista ciclopedonale che si sviluppa lungo il Morla a Valtesse rimane chiusa nella sua parte terminale.

E i tempi non si annunciano brevi. La zona è è stata interessata da un movimento franoso lo scorso febbraio, e da allora è rimasta chiusa. A giugno la proprietà delle aree ha presentato in Tribunale un ricorso per un Accertamento tecnico preventivo, procedura che prevede la non alterazione dello stato dei luoghi.

A settembre Palafrizzoni ha cercato un’intesa con la proprietà, «una via di conciliazione che eviti una lunga e dispendiosa causa, tenuto conto che la proprietà imputa al Comune le responsabilità della frana a causa di lavori di costruzione del ponte pedonale e viceversa il Comune si ritiene parte lesa» scrive l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla, in risposta ad un’interpellanza sul tema dei consiglieri comunali Tentorio, Minuti e De Rosa.

«Non è stato possibile raggiungere alcun accordo che non esponesse il Comune a non accollarsi l’intero costo del ripristino» prosegue Brembilla. Ergo «l’udienza di comparizione delle parti relativa all’Accertamento tecnico preventivo è fissata per il 15 dicembre» e Palafrizzoni si dice convinta «che i costi andranno imputati alla proprietà» e che «questo sarà l’esito che emergerà dalla perizia».

Ma la strada è in salita: «Non posso indicare una data di riapertura del percorso ciclopedonale in quanto non si tratta solo di operare sul ponte in legno lamellare di proprietà del Comune, ma anche sulla proprietà privata da dove è partita la frana e dove si trovano alberi d’alto fusto pericolanti. Tutto questo non è possibile senza un accordo tra le parti o azioni legali» conclude l’assessore.

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