Luigia Polloni - la commessa del colorificio di Caravaggio assassinata mercoledì da un tossicodipendente di 37 anni, che ha confessato il delitto - non è stata violentata: la conferma è arrivata dall’autopsia eseguita oggi dal medico legale. Su Luigia Polloni, ha confermato il magistrato, non sono stati trovati segni di violenza: la donna è morta per strangolamento, fatto questo che confermerebbe quanto emerso dalla confessione di Vincenzo D’Errico. L’uomo avrebbe soffocato la commessa con i suoi stessi abiti.
L’esame necroscopico - eseguito nella camera mortuaria del cimitero di Treviglio fra le 10,30 e le 12 di oggi - ha anche appurato che Luigia Polloni aveva il naso rotto e un forte ematoma alla testa, dovuto con ogni probabilità alla colluttazione che c’è stata tra i due all’interno del colorificio. L’autopsia è stata eseguita dal professor Luca Tajana dell’Istituto di medicina legale di Pavia.
Poi la salma è stata riconsegnata ai parenti, che l’hanno immediatamente trasferita a Chiari, dove è stata composta nell’abitazione di via San Genisio: i funerali saranno celebrati domani pomeriggio alle 14.30 nella parrocchia di San Faustino di Chiari.
(02/03/2007)
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